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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 2 dicembre 2013

UDIENZA PRIMO MINISTRO ISRAELE: PARTICOLARE ATTENZIONE RIPRESA NEGOZIATI FRA ISRAELIANI E PALESTINESI

Città del Vaticano, 2 dicembre 2013 (VIS). Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Signor Benjamin Netanyahu, Primo Ministro dello Stato d’Israele, il quale ha incontrato successivamente il Segretario di Stato, Arcivescovo Pietro Parolin, accompagnato dal Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Antoine Camilleri.

Durante i cordiali colloqui è stata affrontata la complessa situazione politica e sociale del Medio Oriente, con particolare riferimento alla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, auspicando che si possa giungere quanto prima ad una soluzione giusta e duratura, nel rispetto dei diritti di ambedue le Parti.

Oltre ad accennare al progetto di pellegrinaggio del Santo Padre in Terra Santa, sono state affrontate alcune questioni riguardanti i rapporti tra le Autorità statali e le comunità cattoliche locali, nonché tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede, con l’auspicio di una pronta conclusione dell’Accordo da tempo in preparazione.

VESCOVI PAESI BASSI: I FEDELI SI RENDANO PRESENTI NEI LUOGHI IN CUI SI DECIDE IL FUTURO

Città del Vaticano, 2 dicembre 2013 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in Udienza un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in visita “ad Limina Apostolorum”. "Con i vostri sacerdoti, - ha detto il Papa nel suo discorso - (...) voi volete farvi vicini alle persone che soffrono del vuoto spirituale e che sono alla ricerca di senso per la loro vita. (...) Come accompagnarli fraternamente in questa ricerca, se non mettendosi in ascolto per condividere con loro la speranza, la gioia, la capacità di andare avanti che Gesù Cristo ci dona?".

"La Chiesa - ha proseguito il Pontefice - non propone soltanto delle verità morali immutabili, e degli atteggiamenti contro-corrente rispetto al mondo, ma li propone come la chiave del bene umano e dello sviluppo sociale. I cristiani hanno una missione propria per raccogliere questa sfida. L’educazione delle coscienze diventa allora prioritaria, specialmente mediante la formazione del giudizio critico, pur avendo un approccio positivo sulle realtà sociali; si eviterà così la superficialità dei giudizi e la rassegnazione all’indifferenza".

Nella società dei Paesi Bassi "fortemente segnata dalla secolarizzazione, vi incoraggio anche ad essere presenti nel dibattito pubblico, in tutti gli ambiti nei quali è in causa l’uomo, per rendere visibile la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura. (...) Come ho spesso affermato (...) la Chiesa si espande non per proselitismo, ma per attrazione. Essa è inviata dappertutto per svegliare, risvegliare, mantenere la speranza! Da qui l’importanza di incoraggiare i vostri fedeli a cogliere le occasioni di dialogo, rendendosi presenti nei luoghi in cui si decide il futuro; potranno così portare il loro contributo nei dibattiti sulle grandi questioni sociali riguardanti per esempio la famiglia, il matrimonio, la fine della vita".

"In un paese ricco sotto tanti aspetti, la povertà tocca un numero crescente di persone. Valorizzate la generosità dei fedeli per portare la luce e la compassione di Cristo nei luoghi dove l’aspettano e in particolare alle persone più emarginate! Inoltre, la scuola cattolica, fornendo ai giovani una solida educazione, continuerà a favorire la loro formazione umana e spirituale, in uno spirito di dialogo e di fraternità con coloro che non condividono la loro fede".

Nel riaffermare l'importanza "di avanzare sulla via dell'ecumenismo", il Santo Padre ha ricordato ai Vescovi che il futuro e la vitalità della Chiesa nei Paesi Bassi dipende anche dalle vocazioni sacerdotali e religiose. "Com'è importante e imprescindibile - ha ribadito - essere vicini al vostro presbiterio, disponibili con ciascuno dei vostri sacerdoti per sostenerli e guidarli se ne hanno bisogno! (...) E non dimenticate - ha aggiunto - anche di andare incontro a quelli che non si avvicinano; alcuni di loro sono purtroppo venuti meno ai loro impegni".

"In modo tutto particolare - ha detto infine il Papa - desidero esprimere la mia compassione e assicurare la mia preghiera a ciascuna delle persone vittime di abusi sessuali e alle loro famiglie; vi chiedo di continuare a sostenerle nel loro doloroso cammino di guarigione, intrapreso con coraggio. Attenti a rispondere al desiderio di Cristo, Buon Pastore, abbiate a cuore di difendere e far crescere l’unità in tutto e tra tutti".



TUTTA LA VITA È UN INCONTRO CON GESÙ

Città del Vaticano, 1°dicembre 2013 (VIS). La Parrocchia romana di San Cirillo Alessandrino a Tor Sapienza, che conta un gran numero di migranti, ha ricevuto questo pomeriggio la visita del Papa che ha incontrato i bambini che quest'anno riceveranno la Prima Comunione, i bambini battezzati nell'anno pastorale in corso con i loro genitori e gli ammalati. Prima della celebrazione della Santa Messa, Papa Francesco ha confessato sette parrocchiani e nel corso della celebrazione eucaristica ha amministrato il Sacramento della Confermazione a nove ragazzi. La presente è la seconda visita pastorale del suo Pontificato ad una parrocchia romana, la prima è stata quella del maggio scorso alla parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana (Prima Porta).

"La nostra vita è un cammino: dobbiamo andare per questo cammino, per arrivare al monte del Signore, all’incontro con Gesù. La cosa più importante che a una persona può accadere è incontrare Gesù (...) che ci ama, che ci ha salvato, che ha dato la sua vita per noi", ha detto il Papa ai ragazzi che hanno ricevuto la Cresima. "Noi possiamo farci la domanda: Ma quando incontro Gesù? Alla fine soltanto? No, no! (...) Tutta la vita, è un incontro con Gesù: nella preghiera, quando andiamo a Messa, e quando facciamo opere buone, quando visitiamo i malati, quando aiutiamo un povero, quando pensiamo agli altri, quando non siamo egoisti, quando siamo amabili… in queste cose incontriamo sempre Gesù. E il cammino della vita è proprio questo: camminare per incontrare Gesù".

"Ricordate sempre questo: la vita è un cammino. (...) Un cammino per incontrare Gesù. Alla fine, e sempre. Un cammino dove non incontriamo Gesù, non è un cammino cristiano.
(...) 'Ma, Padre, tu sai - qualcuno di voi potrebbe dirmi -, ha improvvisato Papa Francesco, tu sai che questo cammino per me è un cammino brutto, perché io sono tanto peccatore, ho fatto tanti peccati… come posso incontrare Gesù?'. Ma tu sai che le persone che Gesù cercava maggiormente di trovare erano i più peccatori; e lo rimproveravano per questo, e la gente - le persone che si credevano giuste - dicevano: ma questo, questo non è un vero profeta, guarda che bella compagnia che ha! Era con i peccatori… E Lui diceva: Io sono venuto per quelli che hanno bisogno di salute, bisogno di guarigione, e Gesù guarisce i nostri peccati. E nel cammino noi - tutti peccatori, tutti, tutti siamo peccatori - anche quando sbagliamo, (...) Gesù viene, e ci perdona. E questo perdono che riceviamo nella Confessione è un incontro con Gesù. Sempre incontriamo Gesù".

"E andiamo nella vita così, come dice il profeta, al monte, fino al giorno in cui sarà l’incontro definitivo (...). È questa la vita cristiana: camminare, andare avanti, uniti, come fratelli, volendosi bene l’uno all’altro. (...) Siate coraggiosi, non abbiate paura! La vita è questo cammino" - ha concluso il Papa che, al termine della Messa, ha salutato alcuni piccoli gruppi di fedeli radunati in alcune sale dell'edificio ed infine è rientrato in Vaticano poco prima delle 20:00.

LASCIAMOCI GUIDARE DA MARIA IN QUESTO TEMPO DI AVVENTO

Città del Vaticano, 1 dicembre 2013 (VIS). Nella prima domenica di Avvento, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. "Questo giorno ha un fascino speciale - ha detto il Papa - ci fa provare un sentimento profondo del senso della storia. Riscopriamo la bellezza di essere tutti in cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l’umanità intera, i popoli, le civiltà, le culture, tutti in cammino attraverso i sentieri del tempo".

Papa Francesco ha ricordato che questo cammino non è mai concluso. "Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l’orizzonte comune verso cui siamo incamminati. (...) Il modello di questo atteggiamento spirituale, di questo modo di essere e di camminare nella vita - ha sottolineato il Pontefice - è la Vergine Maria. (...) Il suo Magnificat è il cantico del Popolo di Dio in cammino, e di tutti gli uomini e le donne che sperano in Dio, nella potenza della sua misericordia. Lasciamoci guidare da lei (...) in questo tempo di attesa e di vigilanza operosa".

Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre, nel salutare i fedeli, ha ricordato la celebrazione della Giornata mondiale per la lotta contro l’HIV/AIDS ed ha detto: "Esprimiamo la nostra vicinanza alle persone che ne sono affette, specialmente ai bambini; una vicinanza che è molto concreta per l’impegno silenzioso di tanti missionari e operatori. Preghiamo per tutti, anche per i medici e i ricercatori. Ogni malato, nessuno escluso, possa accedere alle cure di cui ha bisogno".

VESPRI CON GLI UNIVERSITARI: MISCHIATEVI LÌ DOVE CI SONO LE SFIDE, NON GUARDATE LA VITA DAL BALCONE

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha presieduto la Celebrazione dei primi Vespri della prima domenica di Avvento con gli Universitari degli atenei romani. Prima dell’arrivo del Santo Padre, a partire dalle ore 16:00, il Cardinale Vicario Agostino Vallini ha accolto l’icona di Maria "Sedes Sapientiae", patrona degli studenti universitari, e ha guidato la preghiera preparatoria con il rinnovo della professione di fede dei giovani cresimandi.

Dopo la recita del Santo Rosario, Papa Francesco ha tenuto l'omelia citando la Lettera di San Paolo nella quale l'auspicio che San Paolo rivolge ai cristiani di Tessalonica è che Dio li santifichi fino alla perfezione. Tale auspicio, ha detto il Papa "dimostra da una parte la sua preoccupazione per la loro santità di vita messa in pericolo, e dall’altra una grande fiducia nell’intervento del Signore. Questa preoccupazione dell’Apostolo è valida anche per noi, cristiani di oggi. La pienezza della vita cristiana (...) è sempre insidiata dalla tentazione di cedere allo spirito mondano. Per questo Dio ci dona il suo aiuto mediante il quale possiamo perseverare e preservare i doni che lo Spirito Santo ci ha dato, la vita nuova nello Spirito che Egli ci dà. (...) Ma perché Dio, dopo che ci ha elargito i suoi tesori spirituali, deve intervenire ancora per mantenerli integri? (...) Perché noi siamo deboli, (...) la nostra natura umana è fragile e i doni di Dio sono conservati in noi come in 'vasi di creta'".

"L’intervento di Dio in favore della nostra perseveranza fino alla fine, fino all’incontro definitivo con Gesù, è espressione della sua fedeltà. È come un dialogo fra la nostra debolezza e la sua fedeltà. (...) Pertanto, l’opera che ha iniziato in ciascuno di noi, con la sua chiamata, la condurrà a compimento. Questo ci dà sicurezza e grande fiducia: una fiducia che poggia su Dio e richiede la nostra collaborazione attiva e coraggiosa, davanti alle sfide del momento presente".

"Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide - ha affermato il Papa - non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno".

"Sono diverse le sfide che voi giovani universitari siete chiamati ad affrontare con fortezza interiore e audacia evangelica. (...) Il contesto socio-culturale nel quale siete inseriti - ha detto il Santo Padre - a volte è appesantito dalla mediocrità e dalla noia. Non bisogna rassegnarsi alla monotonia del vivere quotidiano, ma coltivare progetti di ampio respiro, andare oltre l’ordinario: non lasciatevi rubare l’entusiasmo giovanile! Sarebbe uno sbaglio anche lasciarsi imprigionare dal pensiero debole e dal pensiero uniforme, quello che omologa, come pure da una globalizzazione intesa come omologazione".

"Per superare questi rischi (...) il modello da seguire nella vera globalizzazione - che è buona – non è la sfera, in cui è livellata ogni sporgenza e scompare ogni differenza; il modello è invece il poliedro, che include una molteplicità di elementi e rispetta l’unità nella varietà. Nel difendere l’unità, difendiamo anche la diversità. Al contrario quella unità non sarebbe umana. (...) Se non vi lascerete condizionare dall’opinione dominante, ma rimarrete fedeli ai principi etici e religiosi cristiani, troverete il coraggio di andare anche contro-corrente. Nel mondo globalizzato, potrete contribuire a salvare peculiarità e caratteristiche proprie, cercando però di non abbassare il livello etico. Infatti, la pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità con onestà e rigore intellettuale, quando si accosta alla bontà, quando si accosta alla bellezza, così che ognuno può essere un dono a beneficio di tutti".

Il Papa ha preso congedo dagli universitari esortandoli con queste parole: "L’impegno di camminare nella fede e di comportarvi in maniera coerente col Vangelo vi accompagni in questo tempo di Avvento, per vivere in modo autentico la commemorazione del Natale del Signore".



NELLA RICORRENZA DEL MARTIRIO DI SANT'ANDREA IL PAPA RICORDA I CRISTIANI CHE SUBISCONO PERSECUZIONI

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). Nel quadro del tradizionale scambio di Delegazioni per le rispettive feste dei Santi Patroni, il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre a Istanbul per la celebrazione di Sant’Andrea, il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha guidato quest’anno la Delegazione della Santa Sede ad Istanbul per la Festa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

La Delegazione della Santa Sede, composta dal Cardinale Koch, dal Vescovo Brian Farrell, dal Monsignor Andrea Palmieri e dal Nunzio Apostolico in Turchia, Arcivescovo Antonio Lucibello, ha preso parte alla solenne Divina Liturgia presieduta da Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, nella chiesa patriarcale del Fanar. Successivamente la Delegazione ha incontrato il Patriarca e la Commissione sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica.

Il Cardinale Koch ha consegnato al Patriarca Ecumenico un Messaggio autografo del Santo Padre, di cui ha dato pubblica lettura alla conclusione della Divina Liturgia. La Delegazione ha inoltre fatto visita alla sede della Scuola teologica del Patriarcato Ecumenico a Halchi, chiusa dalle autorità turche nel 1971 e di cui si attende il permesso per la riapertura.

Papa Francesco nel suo Messaggio scrive: "Amato fratello in Cristo, è la prima volta che mi rivolgo a lei in occasione della festa dell'Apostolo Andrea. Profitto di questa circostanza per assicurarle la mia intenzione di proseguire i fraterni rapporti fra la Chiesa di Roma e il Patriarcato Ecumenico. È per me motivo di grande consolazione riflettere alla profondità dell'autenticità dei nostri rapporti, frutto di un viaggio pieno di grazia lungo il quale il Signore ha guidato le nostre Chiese sin dallo storico incontro a Gerusalemme di Papa Paolo VI con il Patriarca Atenagora, di cui celebreremo a breve il cinquantesimo anniversario. (...) Perciò, uniti in Cristo, già sperimentiamo la gioia dell'autentica fratellanza in Cristo, mentre siamo pienamente consapevoli di non aver conseguito l'obiettivo della piena comunione. In attesa del giorno in cui finalmente insieme prenderemo parte al banchetto eucaristico, i cristiani sono chiamati a prepararsi a ricevere questo dono di Dio con la preghiera, la conversione interiore, il rinnovamento della vita e il dialogo fraterno".

"La nostra gioia nel celebrare la festa dell'Apostolo Andrea - prosegue il Pontefice - non deve farci dimenticare la drammatica situazione di molte persone che soffrono a causa della violenza e della guerra, della fame e della povertà e delle grandi calamità naturali. Sono consapevole della sua profonda preoccupazione per la situazione dei cristiani in Medio Oriente e del loro diritto di rimanere nella propria patria. Il dialogo, il perdono e la riconciliazione sono gli unici mezzi possibili per conseguire la risoluzione dei conflitti. Preghiamo instancabilmente Dio Onnipotente e misericordioso per la pace nella regione e continuiamo ad adoperarci per la riconciliazione e il giusto riconoscimento dei diritti delle persone".

"La memoria del martirio dell'Apostolo Andrea - conclude Papa Francesco - ci faccia pensare ai numerosi cristiani di tutte le chiese e comunità ecclesiali che in molte parti del mondo sperimentano la discriminazione e a volte pagano con lo spargimento di sangue, la propria professione di fede. Celebriamo il 1700 anniversario dell'Editto di Costantino che pose fine alla persecuzione religiosa nell'Impero Romano, in Oriente e in Occidente, ed aprì nuove strade per la diffusione del Vangelo. Oggi, come allora, i cristiani d'Oriente e d'Occidente devono dare comune testimonianza in modo che, rafforzati dallo Spirito del Cristo Risorto, possano diffondere il messaggio di salvezza nel mondo intero. Vi è nel contempo una urgente necessità di una effettiva e impegnata cooperazione fra i cristiani per salvaguardare ovunque il diritto ad esprimere pubblicamente la propria fede e ad essere trattati con giustizia quando viene promosso il contributo che il cristianesimo continua ad offrire alla società e alla cultura contemporanea".

LA CHIESA È VICINA AI FRATELLI E SORELLE CHE PATISCONO GRANDE TRIBOLAZIONE IN SIRIA

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). "Venite come testimoni delle origini apostoliche della nostra fede. Da allora, la gioia del Vangelo continua a illuminare l’umanità, e in essa voi camminate, nonostante le numerose prove che avete conosciuto nella storia e fino ai nostri giorni", ha detto il Papa nel ricevere, questa mattina, un gruppo di pellegrini della Comunità Greco-Melchita, con il Patriarca di Antiochia.

"Il mio pensiero - ha detto il Papa - va subito ai fratelli e alle sorelle della Siria, che patiscono da lungo tempo una 'grande tribolazione'; prego per quanti hanno perso la vita e per i loro cari. Voglia il Signore asciugare le lacrime di questi suoi figli; la vicinanza di tutta la Chiesa li conforti nell’angoscia e li preservi dalla disperazione".

"Crediamo fermamente nella forza della preghiera e della riconciliazione - ha ribadito il Santo Padre - e rinnoviamo il nostro accorato appello ai Responsabili perché cessi ogni violenza e attraverso il dialogo si trovino soluzioni giuste e durature ad un conflitto che ha già causato troppi danni. In particolare, esorto al rispetto vicendevole tra le varie confessioni religiose, per assicurare a tutti un futuro basato sui diritti inalienabili della persona, compresa la libertà religiosa. La vostra Chiesa da secoli ha saputo convivere pacificamente con altre religioni ed è chiamata a svolgere un ruolo di fraternità in Medio Oriente".

"Ripeto anche a voi: non ci rassegniamo a pensare al Medio Oriente senza i cristiani. Tuttavia, molti vostri fratelli e sorelle sono emigrati, e una folta rappresentanza dalle comunità in diaspora è qui presente. Le incoraggio a mantenere salde le radici umane e spirituali della tradizione melchita, custodendo dovunque l’identità greco-cattolica, perché la Chiesa intera ha bisogno del patrimonio dell’Oriente cristiano, di cui anche voi siete eredi. Al tempo stesso, siete segno visibile per tutti i nostri fratelli orientali della auspicata comunione col Successore di Pietro".

"Preghiamo il Signore - ha proseguito Il Papa - che ci aiuti a proseguire il cammino ecumenico, nella fedeltà ai principi del Concilio Ecumenico Vaticano II. Aiuti voi ad essere sempre cooperatori dell’evangelizzazione, coltivando la sensibilità ecumenica e interreligiosa. Ciò è possibile grazie all’unità, alla quale sono chiamati i discepoli di Cristo; e l’unità esige sempre la conversione da parte di tutti. (...) Le divisioni all’interno delle nostre comunità ostacolano seriamente la vita ecclesiale, la comunione e la testimonianza".

Infine il Papa ha preso congedo invocando l'intercessione di Sant'Andrea, santo molto venerato dalle Chiese Orientali, del quale oggi è la festa, per implorare dal Signore Onnipotente "la pace per il mondo e la grande misericordia per le anime nostre".

SESSIONE PLENARIA DELLA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). La Commissione Teologica Internazionale, presieduta dal suo Presidente, Arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, terrà la Sessione Plenaria in Vaticano dal 2 al 6 dicembre 2013. I lavori saranno diretti da Padre Serge-Thomas Bonino, O.P., Segretario Generale.

Nell'attuale Sessione Plenaria, la Commissione continuerà lo studio di tre temi di notevole importanza. Il primo è la questione del monoteismo; il secondo è il significato della dottrina sociale della Chiesa nel contesto più ampio della dottrina cristiana; il terzo tema è la problematica del "sensus fidei".

Al termine dei lavori della Sessione Plenaria, i membri della Commissione Teologica Internazionale saranno ricevuti in Udienza dal Santo Padre.


NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLO IOR

Città del Vaticano, 2 dicembre 2013 (VIS). Il Consiglio di Sovrintendenza dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha nominato Rolando Marranci Direttore Generale, carica che avrà effetto a partire dal 30 novembre 2013. La promozione di Marranci, che il 1° luglio aveva rilevato le mansioni di Vice Direttore Generale, è stata approvata dalla Commissione Cardinalizia.

CARDINALE DE JESÚS LÓPEZ RODRÍGUEZ INVIATO SPECIALE DEL SANTO PADRE IN NICARAGUA

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera, redatta in latino e datata 29 novembre, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo di Santo Domingo, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni di chiusura del I centenario dell'istituzione della Provincia Ecclesiastica di Managua, in programma il 2 dicembre 2013. Il Cardinale de Jesús López Rodríguez sostituisce il Cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas (Venezuela), impossibilitato a recarsi in NIcaragua per motivi di salute. La Missione che accompagnerà il Cardinale de Jesús López Rodríguez è composta da Don Julio César Arana González, Parroco della Parrocchia di "San Judas Tadeo" a Managua e Vicario giudiziale dell'Arcidiocesi e da Don Alfonso Alvarado Lugo, Rettore del Santuario nazionale di "Jesús del Rescate" a Rivas e Vicario penitenziario della Diocesi di Granada.

UDIENZE

Città del Vaticano, 2 dicembre 2013 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Julio Terrazas Sandoval, Arcivescovo emerito di Santa Cruz della Sierra (Bolivia).

Nove Presuli della Conferenza Episcopale dei Paesi Bassi, in Visita “ad Limina Apostolorum”:
- Il Cardinale Willem Jacobus Eijk, Arcivescovo di Utrecht, con gli Ausiliari Vescovo Theodorus Cornelius Maria Hoogenboom e Vescovo Herman Willebrordus Woorts.

- Il Vescovo Johannes Wilhelmus Maria Liesen, di Breda.

- Il Vescovo Gerard Johannes Nicolaas de Korte, di Groningen-Leeuwarden.
- Il Vescovo Joseph Maria Punt, di Haarlem-Amsterdam; Amministratore Apostolico “ad nutum Sanctae Sedis” dell’Ordinariato Militari per i Paesi Bassi; con l'Ausiliare Vescovo Johannes Willibrordus Maria Hendriks, e con il già Ausiliare Vescovo Johannes Gerardus Maria van Bursteden.

- Il Vescovo Franciscus Josef Maria Wiertz, di Roermond con l'Ausiliare Vescovo Everardus Johannes de Jong.

- Il Vescovo Johannes Harmannes Jozefus van den Hende, di Rotterdam.
- Il Vescovo Antonius Lambertus Maria Hurkmans, Vescovo di ‘s-Hertogenbosch, Bois-le-Duc, con l'Ausiliare Vescovo Robertus Gerardus Leonia Maria Mutsaerts.

Sabato 30 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 30 novembre 2013 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha confermato nell'incarico di Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica il Cardinale Zenon Grocholewski e, nell'incarico di Segretario, l'Arcivescovo Angelo Vincenzo Zani.

- Ha nominato Membri della Congregazione per l'Educazione Cattolica: il Cardinale: Béchara Boutros Raï, O.M.M., Patriarca di Antiochia dei Maroniti (Libano); il Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di São Paulo (Brasile); il Cardinale John Njue, Arcivescovo di Nairobi (Kenya); il Cardinale Timothy Michael Dolan, Arcivescovo di New York (Stati Uniti d'America); il Cardinale John Tong Hon, Vescovo di Hong Kong (Cina); il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine); il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani; l'Arcivescovo Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero; l'Arcivescovo Ricardo Ezzati Andrello, S.D.B., di Santiago de Chile (Cile); l'Arcivescovo Marek Jędraszewski, di Łódź (Polonia); l'Arcivescovo Jorge Carlos Patrón Wong, Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero.

- Ha confermato nel medesimo incarico di Membri della Congregazione per l'Educazione Cattolica: il Cardinale Antonio María Rouco Varela; il Cardinale Christoph Schönborn, O.P.; il Cardinale Audrys Juozas Bačkis; il Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B.; il Cardinale José da Cruz Policarpo; il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson; il Cardinale Josip Bozanić; il Cardinale Péter Erdő; il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S.; il Cardinale Jean-Pierre Ricard; il Cardinale Oswald Gracias; il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya; il Cardinale Reinhard Marx; il Cardinale Thomas Christopher Collins; il Cardinale Willem Jacobus Eijk; il Cardinale Leonardo Sandri; il Cardinale Gianfranco Ravasi; il Cardinale Fernando Filoni; il Cardinale João Braz de Aviz; il Cardinale Edwin Frederick O'Brien; l'Arcivescovo Alfredo Horacio Zecca; l'Arcivescovo Gerhard Ludwig Müller e il Vescovo Charles Morerod, O.P.

- Ha nominato il Padre Raúl Biord Castillo, S.D.B., Vescovo di La Guaira (superficie: 1.497; popolazione: 388.000; cattolici: 352.000; sacerdoti: 50; religiosi: 55; diaconi permanenti: 2), Venezuela. Il Vescovo eletto è nato a Caracas (Venezuela) nel 1962, ha emesso la prima professione religiosa nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1980, la professione perpetua nel 1987 ed è stato ordinato sacerdote nel 1989. Ha svolto i seguenti incarichi: Vicario parrocchiale nella parrocchia di “San Juan Bosco” di Caracas, Cappellano di religiose a Los Teques, Professore dell’Istituto di Teologia per i religiosi (ITER) di Caracas e Professore e Rettore dell’Istituto Universitario Salesiano “P. Ojeda” (IUSPO) di Los Teques. Dal 2004 è stato Vicario Provinciale della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco in Venezuela.

- Ha nominato il Padre Patrick Chisanga, O.F.M. Conv., Vescovo della Diocesi di Mansa (superficie: 51.000; popolazione: 1.162.000; cattolici: 434.000; sacerdoti: 55; religiosi: 89; diaconi permanenti: 2), Zambia. Il Vescovo eletto è nato nel 1971 a Kamuchanga (Zambia). Nel 1990 è entrato come Postulante nell’Ordine dei Frati Francescani Conventuali, nel 1992 ha emesso i voti temporanei, i voti perpetui nel 1998 ed è stato ordinato sacerdote nel 1999. Dal 1999 al 2001 è stato Parroco di St. Michael and Noah Parish in Kitwe; dal 2001 al 2002 Vice-Guardiano e Formatore al Bonaventure College di "Regina Pacis" a Chawama - Lusaka; dal 2006 al 2008 Guardiano e "Formation Director" degli studenti di Teologia presso il "Makeny Friary" di Lusaka e docente di Psicologia al "Bonaventure College" di Lusaka; dal 2008 al 2012 Ministro Provinciale dei Frati Minori Francescani Conventuali della Provincia di Zambia e Malawi. Attualmente è professore presso il "St. Bonaventure College" a Lusaka.

- Ha nominato il Monsignore Andrea Turazzi, Vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro (superficie: 800; popolazione: 68.341; cattolici: 61.696; sacerdoti: 71; religiosi: 77; diaconi permanenti: 8), Italia-San Marino. Il Vescovo è nato a Stellata di Bondeno (Italia) nel 1948 ed è stato ordinato sacerdote nel 1972. Dal 1972 al 1973 è stato Vicario Parrocchiale della parrocchia della Madonnina in Ferrara; dal 1973 al 1974 Vicario Parrocchiale a Pontelagoscuro (Ferrara); dal 1974 al 1984 Assistente Diocesano e Regionale di Azione Cattolica Ragazzi; dal 1984 al 2001 Direttore Spirituale del Seminario Arcivescovile; dal 2001 al 2005 Parroco del “Corpus Domini” in Ferrara; dal 2005 Parroco della parrocchia della “Sacra Famiglia” in Ferrara. Dal 1990 al 1996 è stato Direttore dell’Ufficio Diocesano e Coordinatore degli Uffici Pastorali; dal 2006 è Delegato Arcivescovile per il Diaconato Permanente e per l’Ordo Virginum; dal 2009 Assistente Unitario di Azione Cattolica fino al 2012; nel 2012 è stato riconfermato membro del Consiglio Presbiterale e del Collegio dei Consultori.

- Ha nominato Monsignor Alain de Raemy, Vescovo Ausiliare della diocesi di Lausanne, Genève et Fribourg (superficie: 5.557; popolazione: 1.619.000; cattolici: 703.000; sacerdoti: 508; religiosi: 1.185; diaconi permanenti: 25), Svizzera. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Barcellona (Spagna) ed è stato ordinato sacerdote nel 1986. Dopo il servizio pastorale in diverse parrocchie, nel 1996 è stato nominato Parroco della Parrocchia di Cristo Re, a Fribourg. Nel 2004, è stato nominato Parroco e Canonico della Cattedrale di San Nicola e più tardi, anche Parroco moderatore dell’Unità Pastorale di “Notre Dame”, a Fribourg. Nel 2006 è stato nominato Cappellano della Guardia Svizzera Pontificia, in Vaticano.


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