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lunedì 24 febbraio 2014

IL PAPA AI NUOVI CARDINALI: SIATE CANALI IN CUI SCORRE LA CARITÀ DI CRISTO. Il CARDINALE ENTRA NELLA CHIESA DI ROMA, NON IN UNA CORTE

Città del Vaticano, 23 febbraio 2014 (VIS). "'Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito'". Questo l'invito che Papa Francesco ha rivolto ai nuovi Cardinali creati nel Concistoro di ieri, che questa mattina hanno concelebrato la Santa Messa nella Basilica di San Pietro. "Questa preghiera - ha detto il Papa - ci richiama ad un atteggiamento fondamentale: l’ascolto dello Spirito Santo, che vivifica la Chiesa e la anima. Con la sua forza creatrice e rinnovatrice, lo Spirito sempre sostiene la speranza del Popolo di Dio in cammino nella storia, e sempre sostiene, come Paraclito, la testimonianza dei cristiani".

Le letture di questa domenica nelle quali Gesù chiama alla santità - ha ricordato il Papa nell'omelia - interpellano tutti e in particolare oggi i nuovi Cardinali ad "imitare la santità e la perfezione di Dio" che "può sembrare una meta irraggiungibile. Tuttavia, la prima Lettura e il Vangelo suggeriscono gli esempi concreti affinché il comportamento di Dio diventi regola del nostro agire. (...) Nel Vangelo, anche Gesù ci parla della santità e ci spiega la nuova legge, la sua. Lo fa mediante alcune antitesi tra la giustizia imperfetta degli scribi e dei farisei e la superiore giustizia del Regno di Dio. La prima antitesi del brano odierno riguarda la vendetta. 'Avete inteso che fu detto: 'Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico: …se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra'. Non soltanto non dobbiamo restituire all’altro il male che ci ha fatto, ma dobbiamo sforzarci di fare il bene con larghezza".

"La seconda antitesi fa riferimento ai nemici: 'Avete inteso che fu detto: 'Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico'. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano'. A chi vuole seguirlo, Gesù chiede di amare chi non lo merita, senza contraccambio, per colmare i vuoti d’amore che ci sono nei cuori, nelle relazioni umane, nelle famiglie, nelle comunità e nel mondo. Fratelli Cardinali, Gesù non è venuto a insegnarci le buone maniere, maniere da salotto! Per questo non c’era bisogno che scendesse dal Cielo e morisse sulla croce. Cristo è venuto a salvarci, a mostrarci la via, l’unica via d’uscita dalle sabbie mobili del peccato, e questa via di santità è la misericordia, quella che Lui ha fatto e ogni giorno fa con noi. Essere santi non è un lusso, è necessario per la salvezza del mondo. È questo che il Signore chiede a noi".

"Cari Fratelli Cardinali - ha detto il Papa - il Signore Gesù e la madre Chiesa ci chiedono di testimoniare con maggiore zelo e ardore questi atteggiamenti di santità. Proprio in questo supplemento di oblatività gratuita consiste la santità di un Cardinale. Pertanto, amiamo coloro che ci sono ostili (...); non aspiriamo a farci valere, ma opponiamo la mitezza alla prepotenza (...). Lasciamoci sempre guidare dallo Spirito di Cristo, che ha sacrificato sé stesso sulla croce, perché possiamo essere 'canali' in cui scorre la sua carità. Questo è l’atteggiamento, questa deve essere la condotta di un Cardinale. Il Cardinale - lo dico specialmente a voi - entra nella Chiesa di Roma, Fratelli, non entra in una corte. Evitiamo tutti e aiutiamoci a vicenda ad evitare abitudini e comportamenti di corte: intrighi, chiacchiere, cordate, favoritismi, preferenze. Il nostro linguaggio sia quello del Vangelo: 'sì, sì; no, no'; i nostri atteggiamenti quelli delle Beatitudini, e la nostra via quella della santità".

"Lo Spirito Santo ci parla oggi anche attraverso le parole di san Paolo: 'Siete tempio di Dio …'. (...). Questo nostro tempio viene come profanato se trascuriamo i doveri verso il prossimo. Quando nel nostro cuore trova posto il più piccolo dei nostri fratelli, è Dio stesso che vi trova posto (...). Un cuore vuoto di amore è come una chiesa sconsacrata, sottratta al servizio divino e destinata ad altro".

Papa Francesco ha concluso l'omelia con queste parole: "Cari Fratelli Cardinali, rimaniamo uniti in Cristo e tra di noi! Vi chiedo di starmi vicino, con la preghiera, il consiglio, la collaborazione. (...) per servire il Vangelo e aiutare la Chiesa a irradiare nel mondo l’amore di Cristo".

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