Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 19 maggio 2014

AI VESCOVI DEL MESSICO: DAVANTI ALLA VIOLENZA PROMUOVERE SPIRITO DI CONCORDIA, CON UNA CULTURA DELL'INCONTRO, DEL DIALOGO E DELLA PACE

Città del Vaticano, 19 maggio 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto i Vescovi della Conferenza Episcopale del Messico, in Visita "ad Limina Apostolorum", ed al termine dell'incontro ha consegnato loro un discorso - di cui riportiamo ampi estratti - nel quale ha ribadito che la fedeltà a Gesù Cristo deve essere vissuta con l'impegno alla solidarietà e nella vicinanza al popolo e alle sue necessità.

Prima della consegna del testo il Pontefice ha sottolineato che, nonostante le gravi preoccupazioni che deve affrontare, la Chiesa in Messico è consolidata sopra fondamenta molto forti ed ha raccomandato ai Presuli ad essere sempre fedeli alla "doppia trascendenza": la prima nella preghiera al Signore e la seconda nella vicinanza al proprio popolo.

"Le recenti celebrazioni del Bicentenario dell'Indipendenza del Messico e del Centenario della Rivoluzione Messicana - scrive il Pontefice - hanno rappresentato un'occasione propizia per unire i vostri sforzi a favore della pace sociale e di una convivenza giusta, libera e democratica. Anche il mio Predecessore Benedetto XVI aveva esortato il popolo messicano 'a non lasciarsi intimorire dalle forze del male, ad essere coraggioso e lavorare affinché la linfa delle sue radici cristiane facesse fiorire il suo presente e il suo futuro'. Nel momento attuale, le molteplici forme di violenza che affliggono la società messicana, particolarmente i giovani, costituiscono un rinnovato appello a promuovere uno spirito di concordia, con una cultura dell'incontro, del dialogo e della pace. Certamente non spetta ai Pastori proporre soluzioni tecniche o adottare misure politiche, che esorbitano l'ambito pastorale, tuttavia essi non possono mancare di annunciare a tutti la Buona Novella: che Dio, nella sua misericordia, si è fatto uomo e si è fatto povero, e ha voluto soffrire con quanti soffrono, per la nostra salvezza. La fedeltà a Gesù Cristo non può che essere vissuta come impegno alla solidarietà e come vicinanza al popolo e alle sue necessità, all'insegna dei valori del Vangelo".

"Conosco il vostro impegno a favore dei più bisognosi ... di quanti lavorano in condizioni disumane ... dei migranti alla ricerca di migliori condizioni di vita, degli agricoltori... Conosco la vostra preoccupazione per le vittime del narcotraffico e per i gruppi sociali più vulnerabili, e quanto vi adoperiate in difesa dei diritti umani e dello sviluppo integrale della persona. Tutto ciò, espressione della 'intima connessione' esistente fra l'annuncio del Vangelo e la ricerca del bene comune, coopera, indubbiamente, a dare credibilità alla Chiesa e rilevanza alla voce dei suoi Pastori".

"La missione della Chiesa - ribadisce successivamente il Santo Padre - non può prescindere dai laici... Vi invito a promuovere le loro responsabilità e ad offrire loro una adeguata formazione per rendere più visibile la dimensione pubblica della fede. Per questo la Dottrina sociale della Chiesa è un valido strumento che può aiutare i cristiani ad impegnarsi quotidianamente nell'edificazione di un mondo più giusto e solidale. Così si superano le difficoltà che sorgono dalla trasmissione della fede cristiana alle nuove generazioni. I giovani vedranno con i propri occhi testimoni vivi della fede, che incarnano nella propria vita ciò che professano... E, inoltre, si producono spontaneamente nuovi processi di evangelizzazione della cultura... In tale ambito il potenziale della pietà popolare che è 'il modo nel quale la fede ricevuta si incarna nella cultura e continua ad essere trasmessa' costituisce 'un imprescindibile punto di partenza per fare in modo che la fede del popolo maturi e si approfondisca".
"La famiglia è 'la cellula fondamentale della società e 'primo centro di evangelizzazione'. Vi esorto ad intensificare la pastorale della famiglia - sicuramente il valore più caro ai nostri popoli - perché, davanti ad una cultura disumanizzata della morte, si converta in promotrice di una cultura del rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento alla fine naturale".

Nel ricordare ai Presuli quanto importante sia essere vicini ai propri sacerdoti e ai consacrati, riservando attenzione alla formazione e alle future vocazioni, il Papa sottolinea con soddisfazione che nei loro progetti pastorali essi "hanno adottato le indicazioni dell'incontro di Aparecida - del quale in questi giorni ricorre il 7° anniversario - ribadendo che l'importanza della Missione continentale permanente, che pone tutta la pastorale della Chiesa in un'ottica missionaria, richiede a ciascuno di noi di crescere nella parresia. Così - conclude il Pontefice - potremo offrire la testimonianza di Cristo con la nostra vita, anche fra i più lontani, ed uscire da noi stessi per compiere con entusiasmo l'opera che ci è stata affidata, mantenendo nel contempo le braccia levate in preghiera".

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service