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giovedì 15 maggio 2014

APPELLO CONGIUNTO PER UNA MAGGIORE SOLIDARIETÀ NEL MONDO

Città del Vaticano, 15 maggio 2014 (VIS). Nella giornata di ieri, ad Amman, il Royal Institute for Inter-Faith Studies (Amman, Giordania) ed il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, hanno concluso il loro terzo Incontro, presieduto da Sua Altezza Reale Principe El Hassan bin Talal e dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, sul tema: "Affrontare le sfide attuali con l'educazione",

Al termine dei lavori - che come ricordano i partecipanti si sono svolti alla vigilia della visita di Papa Francesco in Terra Santa, fonte di speranza per tutti i popoli della Terra Santa e della regione - è stato rilasciata una dichiarazione comune di ferma condanna di tutte le forme di violenza, e più recentemente del rapimento delle studentesse nigeriane delle quali si richiede l'immediata liberazione, perché facciano ritorno alle loro famiglie e alle loro scuole.

Riaffermando la necessità di risolvere pacificamente tutti i conflitti, i partecipanti informano che l'incontro si è svolto in un clima di cordialità e di amicizia e sono stati concordati i seguenti punti:

- le istituzioni fondamentali per l'educazione dei fanciulli e dei giovani sono la famiglia e la scuola;

- l'importanza di un'adeguata educazione religiosa per la trasmissione di valori religiosi e morali;

- la necessaria considerazione della dignità della persona umana, specialmente nelle istituzioni educative;

- il rammarico per la mancata osservanza delle disposizioni internazionali volte a garantire l'effettivo rispetto dei diritti umani fondamentali, in particolare la libertà di religione;

- le sfide più urgenti da affrontare comprendono la risoluzione pacifica degli attuali conflitti, l'eliminazione della povertà e la promozione della dimensione spirituale e morale della vita;

- la convinzione che la religione non è la causa dei conflitti, ma piuttosto lo sono la disumanità e l'ignoranza; di conseguenza essenziale è l'educazione integrale;

Al riguardo molti ricordano che le religioni, se propriamente comprese e praticate, non sono causa di divisione e di conflitto ma piuttosto fattore necessario alla riconciliazione e alla pace. Come credenti auspichiamo che la saggezza umana sia sempre in accordo con la saggezza divina.

Infine, poiché il futuro dell'umanità è nelle mani delle giovani generazioni, proponiamo il seguente Decalogo Culturale per tutti gli educatori:

1) Mai rinunciare alla curiosità intellettuale;

2) Avere coraggio intellettuale invece che codardia intellettuale;

3) Essere umili e non intellettualmente ignoranti;
4) Praticare l'empatia intellettuale invece che la ristrettezza di vedute;

5) Osservare l'integrità intellettuale;

6) Mantenere la propria autonomia intellettuale;

7) Perseverare di fronte alla superficialità imperante;

8) Confidare nella ragione;

9) Essere intellettualmente imparziali e non intellettualmente faziosi;

19) Considerare il pluralismo una ricchezza e non una minaccia.

I partecipanti si impegnano infine a promuovere il loro proficuo dialogo con futuri incontri ed altre iniziative.

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