Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 12 maggio 2014

UNA FESTA PER LA SCUOLA

Città del Vaticano, 10 maggio 2014 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha incontrato il mondo della scuola italiana: insegnanti, educatori, alunni e operatori legati all'ambiente scolastico. L'evento è stato organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana nell'ambito del progetto "La Chiesa per la Scuola", Alle 16:15 il Santo Padre percorrendo in jeep tutti i settori di Piazza San Pietro e Via della Conciliazione ha salutato tutti i presenti. L'Incontro sul tema: "We care" ha avuto inizio alle 17:00 con i saluti del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e della Professoressa Stefania Giannini, Ministro dell'Istruzione del Governo Italiano. Testimonianze del mondo della scuola si sono alternate a momenti di musica e di spettacolo.

"Si vede - ha detto il Papa nel suo discorso - che questa manifestazione non è 'contro', è 'per'! Non è un lamento, è una festa! Una festa per la scuola. Sappiamo bene che ci sono problemi e cose che non vanno, lo sappiamo. Ma voi siete qui, noi siamo qui perché amiamo la scuola. E dico 'noi' perché io amo la scuola (...) Amo la scuola perché è sinonimo di apertura alla realtà. (...) Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. (...) E questo è bellissimo! - ha continuato - Nei primi anni si impara a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce un indirizzo e infine ci si specializza. Ma se uno ha imparato a imparare, - è questo il segreto, imparare ad imparare! - questo gli rimane per sempre, rimane una persona aperta alla realtà! Questo lo insegnava anche un grande educatore italiano, che era un prete: Don Lorenzo Milani. Gli insegnanti sono i primi che devono rimanere aperti alla realtà (...) con la mente sempre aperta a imparare! Perché se un insegnante non è aperto a imparare, non è un buon insegnante, e non è nemmeno interessante; i ragazzi capiscono, hanno 'fiuto', e sono attratti dai professori che hanno un pensiero aperto, 'incompiuto', che cercano un 'di più', e così contagiano questo atteggiamento agli studenti".

"Un altro motivo è che la scuola è un luogo di incontro. - ha proseguito il Pontefice - E questo è fondamentale proprio nell’età della crescita, come un complemento alla famiglia. (...) La scuola è la prima società che integra la famiglia. La famiglia e la scuola non vanno mai contrapposte! Sono complementari, e dunque è importante che collaborino, nel rispetto reciproco. (...) Questo fa pensare a un proverbio africano tanto bello: 'Per educare un figlio ci vuole un villaggio'. (...) E poi amo la scuola perché ci educa al vero, al bene e al bello. (...) L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime, persino può corromperla. (...) La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, il senso del bene e il senso del bello. E questo avviene attraverso un cammino ricco, fatto di tanti 'ingredienti'. Ecco perché ci sono tante discipline! Perché lo sviluppo è frutto di diversi elementi che agiscono insieme e stimolano l’intelligenza, la coscienza, l’affettività, il corpo, eccetera".

"Se una cosa è vera, è buona ed è bella; se è bella, è buona ed è vera; e se è buona, è vera ed è bella. E insieme questi elementi ci fanno crescere e ci aiutano ad amare la vita, anche quando stiamo male, anche in mezzo ai problemi. La vera educazione - ha detto infine il Santo Padre - ci fa amare la vita, e ci apre alla pienezza della vita!"".

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service