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giovedì 9 gennaio 2014

UDIENZE

Città del Vaticano, 9 gennaio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Signor Séverin Mathias Akeo, Ambasciatore di Costa d’Avorio, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

- Il Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i laici.

- L'Arcivescovo Carlos José Ñáñez, di Córdoba (Argentina), con l'Ausiliare Vescovo Pedro Torres.

- L’Onorevole Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.

- L’Onorevole Ignazio Marino, Sindaco di Roma.

- Il Prefetto Riccardo Carpino, Commissario Straordinario della Provincia di Roma.

CAPITOLO GENERALE STRAORDINARIO DEI LEGIONARI DI CRISTO DOPO TRE ANNI E MEZZO DI PREPARAZIONE

Città del Vaticano, 9 gennaio 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Cardinale Velasio De Paolis, C.S., Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo, ha presieduto la Messa inaugurale del Capitolo Generale Straordinario della Congregazione. La Messa celebrata nella Cappella del Centro di Studi Superiori della Legione di Cristo a Roma, è stata preceduta da una settimana di ritiro dei padri capitolari e da una novena allo Spirito Santo alla quale hanno partecipato tutti i Legionari.

Dopo un cammino di preparazione e rinnovamento della durata di tre anni e mezzo per compiere il mandato preciso del Santo Padre Benedetto XVI, il Capitolo dovrà procedere all'elezione del nuovo governo della Legione di Cristo e all'approvazione delle nuove costituzioni.

Nell'omelia il Cardinale De Paolis ha affermato che più volte è stato sottolineato che le revisione delle costituzioni non "poteva essere considerata semplicemente un impegno tecnico, ma doveva essere accompagnata da un cammino di esame di vita, di revisione e di rinnovamento spirituale dell’istituto". Per cui le nuove costituzioni non saranno semplicemente "un codice di leggi" che unisce i Legionari "solo esternamente nella disciplina", ma "un testo espressione di una comune vocazione, di un comune ideale, di una comune missione, di un comune percorso di santità".

Nel riferirsi alla nomina del nuovo governo dell'Istituto, il Porporato ha ribadito che il dovere primario dei superiori è quello di "custodire e promuovere lo stesso carisma dell'Istituto" che "non è garantito se non nel servizio dell'autorità, esercitata nello spirito evangelico e nella fedeltà alle norme della Chiesa. (...) Particolarmente da parte vostra, che su questo aspetto avete una storia di sofferenza, che è importante non dimenticare. È stato questo un tema sul quale il nuovo testo costituzionale è stato attento e vigilante".

Il Cardinale De Paolis, ricordando il cammino di preparazione culminante nel Capitolo Generale, ha invitato i Legionari di Cristo ad avere "Speranza nel Signore che vi ha conservato la vocazione; nella Legione che in voi si presenta a questo capitolo con nuove forze e nuovi orizzonti; nella Chiesa che vi ha accompagnato, particolarmente attraverso il Papa Benedetto XVI, che nel momento più tragico forse della vostra storia, ha avuto fiducia in voi credendo nella vostra capacità di rinnovamento e di fedeltà al Signore, e attraverso l'attuale Sommo Pontefice Papa Francesco, che ha voluto essere presente in questo momento importante della vostra storia".

"Avete sofferto molto, dentro di voi e fuori di voi - ha concluso il Cardinale De Paolis - Avete sofferto la vergogna di essere accusati, guardati con sospetto e d’essere esposti alla pubblica opinione, anche all’interno della Chiesa. Avete saputo accettare questa sofferenza per amore della vostra vocazione, per amore della Chiesa e della Legione. La sofferenza vi ha purificati, vi ha maturati, vi ha fatto fare l’esperienza della grazia del Signore e del suo amore, che vi ha chiamati a partecipare al mistero della redenzione mediante la croce e il dolore. Avete partecipato al dolore di quelli che hanno sofferto a causa di alcuni membri della Legione. Avete scelto l’unico modo che il Vangelo conosce per la redenzione del male: non la fuga, non il rifiuto, non la condanna degli altri, ma la partecipazione, la solidarietà, l’amore che entra nello stesso peccato e nello stesso dolore per redimerlo dall’interno".


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