Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 3 febbraio 2014

PROMOZIONE UMANA, COOPERAZIONE REGIONALE ED AMBIENTE, TEMI DELL'INCONTRO DEL PAPA CON IL CAPO DI STATO DELLO STATO INDIPENDENTE DI SAMOA

Città del Vaticano, 3 febbraio 2014 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha ricevuto Sua Altezza Tui Atua Tupua Tamasese Efi, Capo di Stato dello Stato Indipendente di Samoa, il quale si è successivamente incontrato con l'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui ci si è soffermati su alcuni aspetti della vita sociale ed economica del Paese, nonché sull’apprezzato contributo della Chiesa cattolica in vari settori della società samoana e, in particolare, nell’ambito della promozione umana. Ha fatto seguito uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, con particolare riferimento alla cooperazione regionale e ai temi ambientali che interessano diversi Paesi del Pacifico.

INTENZIONI DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE FEBBRAIO 2014

Città del Vaticano, 3 febbraio 2014 (VIS). Di seguito riportiamo le intenzioni per il mese di febbraio affidate dal Papa all'apostolato della preghiera:

Generale: "Perché la saggezza e l'esperienza delle persone anziane siano riconosciute nella Chiesa e nella società".

Missionaria: "Perché sacerdoti, religiosi e laici collaborino generosamente nella missione di evangelizzazione".

ANGELUS: LE PERSONE CONSACRATE SONO LIEVITO PER LA CRESCITA DI UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA E FRATERNA

Città del Vaticano, 2 febbraio 2014 (VIS). Dopo la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Pietro, per la XVIII Giornata della Vita Consacrata, Papa Francesco si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, nonostante la pioggia incessante.

Nel ringraziare i fedeli per la loro presenza, il Papa ha commentato la pagina evangelica odierna, nella quale San Luca narra la Presentazione di Gesù al tempio: un episodio che "costituisce anche un’icona della donazione della propria vita da parte di coloro che, per un dono di Dio, assumono i tratti tipici di Gesù vergine, povero e obbediente".

"Questa offerta di sé stessi a Dio riguarda ogni cristiano, perché tutti siamo consacrati a Lui mediante il Battesimo. Tutti siamo chiamati ad offrirci al Padre con Gesù e come Gesù, facendo della nostra vita un dono generoso, nella famiglia, nel lavoro, nel servizio alla Chiesa, nelle opere di misericordia. Tuttavia, tale consacrazione è vissuta in modo particolare dai religiosi, dai monaci, dai laici consacrati, che con la professione dei voti appartengono a Dio in modo pieno ed esclusivo. (...) Totalmente consacrati a Dio, sono totalmente consegnati ai fratelli, per portare la luce di Cristo là dove più fitte sono le tenebre e per diffondere la sua speranza nei cuori sfiduciati".

Nel sottolineare che "Le persone consacrate sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna", il Papa ha ribadito che: "C’è tanto bisogno di queste presenze, che rafforzano e rinnovano l’impegno della diffusione del Vangelo, dell’educazione cristiana, della carità verso i più bisognosi, della preghiera contemplativa; l’impegno della formazione umana, della formazione spirituale dei giovani, delle famiglie; l’impegno per la giustizia e la pace nella famiglia umana. Ma pensiamo un po’ cosa succederebbe se non ci fossero le suore negli ospedali, le suore nelle missioni, le suore nelle scuole. Ma pensate una Chiesa senza le suore! Non si può pensare: esse sono questo dono, questo lievito che porta avanti il Popolo di Dio. Sono grandi queste donne che consacrano la loro vita a Dio, che portano avanti il messaggio di Gesù".

"La Chiesa e il mondo hanno bisogno di questa testimonianza dell’amore e della misericordia di Dio. I consacrati, i religiosi, le religiose sono la testimonianza che Dio è buono e misericordioso. (...) Occorre pregare perché tanti giovani rispondano 'sì' al Signore che li chiama a consacrarsi totalmente a Lui per un servizio disinteressato ai fratelli; consacrare la vita per servire Dio e i fratelli".

IL PAPA VICINO ALLE POPOLAZIONI DI ROMA E DELLA TOSCANA COLPITE DALLE PIOGGIE CHE HANNO PROVOCATO ALLAGAMENTI E INONDAZIONI

Città del Vaticano, 2 febbraio 2014 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha rivolto parole di saluto ai partecipanti alla Giornata per la Vita che si celebra oggi in Italia, sul tema: "Generare futuro", incoraggiando le associazioni, i movimenti e i centri culturali impegnati nella difesa e promozione della vita. "Mi unisco ai Vescovi italiani nel ribadire che 'ogni figlio è volto del Signore amante della vita, dono per la famiglia e per la società'. Ognuno, nel proprio ruolo e nel proprio ambito, si senta chiamato ad amare e servire la vita, ad accoglierla, rispettarla e promuoverla, specialmente quando è fragile e bisognosa di attenzioni e di cure, dal grembo materno fino alla sua fine su questa terra".

"Il mio pensiero - ha detto ancora il Papa - va alle care popolazioni di Roma e della Toscana, colpite dalle piogge che hanno provocato allagamenti e inondazioni. Non manchi a questi nostri fratelli, che sono nella prova, la nostra solidarietà concreta e la nostra preghiera. Cari fratelli e sorelle, vi sono tanto vicino!".

GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA: OSSERVANZA E PROFEZIA NON SONO REALTÀ CONTRAPPOSTE

Città del Vaticano, 2 febbraio 2014 (VIS). Alle 10:00 di oggi, Festa della Presentazione del Signore e XVIII Giornata della Vita Consacrata, Papa Francesco ha celebrato, nella Basilica di San Pietro, la Santa Messa con i Membri degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica. Il Santo Padre ha aperto il rito con la benedizione delle candele e la processione a cui è seguita la celebrazione eucaristica e nell'omelia ha sottolineato l'importanza dell'incontro tra osservanza e profezia, fra giovani e anziani nella vita consacrata.

"La festa della Presentazione di Gesù al Tempio - ha detto il Papa - è (...) l’incontro tra Gesù e il suo popolo; (...) rappresentato dai due anziani Simeone e Anna. Quello fu anche un incontro all’interno della storia del popolo, un incontro tra i giovani e gli anziani: i giovani erano Maria e Giuseppe, con il loro neonato; e gli anziani erano Simeone e Anna".

"Osserviamo che cosa l’evangelista Luca ci dice di loro, come li descrive. (...) Si coglie, quasi si percepisce che i genitori di Gesù hanno la gioia di osservare i precetti di Dio, sì, la gioia di camminare nella Legge del Signore! Sono due sposi novelli, hanno appena avuto il loro bambino, e sono tutti animati dal desiderio di compiere quello che è prescritto. Non è un fatto esteriore, non è per sentirsi a posto, no! È un desiderio forte, profondo, pieno di gioia". Di Simeone Luca "afferma che era un uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione di Israele (...). Di Anna poi dice che era una 'profetessa'. (...) Questi due anziani sono pieni di vita! (...) perché animati dallo Spirito Santo (...). Al centro c’è Gesù. È Lui che muove tutto, che attira gli uni e gli altri al Tempio, che è la casa di suo Padre".

È un incontro tra i giovani pieni di gioia nell’osservare la Legge del Signore e gli anziani pieni di gioia per l’azione dello Spirito Santo. È un singolare incontro tra osservanza e profezia, dove i giovani sono gli osservanti e gli anziani sono i profetici! (...) Alla luce di questa scena evangelica guardiamo alla vita consacrata come ad un incontro con Cristo: è Lui che viene a noi, portato da Maria e Giuseppe, e siamo noi che andiamo verso di Lui, guidati dallo Spirito Santo. Ma al centro c’è Lui. Lui muove tutto, Lui ci attira al Tempio, alla Chiesa, dove possiamo incontrarlo, riconoscerlo, accoglierlo, abbracciarlo".

"Gesù ci viene incontro nella Chiesa attraverso il carisma fondazionale di un Istituto: è bello pensare così alla nostra vocazione! - ha esclamato il Santo Padre - Il nostro incontro con Cristo ha preso la sua forma nella Chiesa mediante il carisma di un suo testimone (...).
E anche nella vita consacrata si vive l’incontro tra i giovani e gli anziani, tra osservanza e profezia. Non vediamole come due realtà contrapposte! Lasciamo piuttosto che lo Spirito Santo le animi entrambe, e il segno di questo è la gioia: la gioia di osservare, di camminare in una regola di vita; e la gioia di essere guidati dallo Spirito, mai rigidi, mai chiusi, sempre aperti alla voce di Dio che parla, che apre, che conduce, che ci invita ad andare verso l'orizzonte".

"Fa bene agli anziani comunicare la saggezza ai giovani; e fa bene ai giovani raccogliere questo patrimonio di esperienza e di saggezza, e portarlo avanti, non per custodirlo in un museo, ma per portarlo avanti affrontando le sfide che la vita ci presenta, portarlo avanti per il bene delle rispettive famiglie religiose e di tutta la Chiesa".

AL CAMMINO NEOCATECUMENALE: ABBIATE MASSIMA CURA PER COSTRUIRE E CONSERVARE LA COMUNIONE ALL’INTERNO DELLE CHIESE PARTICOLARI NELLE QUALI ANDRETE AD OPERARE

Città del Vaticano, 1 febbraio 2014 (VIS). Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza 8.000 membri della Comunità del Cammino Neocatecumenale, itinerario di formazione cattolica iniziato dai laici spagnoli Francisco José Gómez Argüello (noto come Kiko Argüello) e Carmen Hernández che, con il sacerdote italiano Mario Pezzi, fa parte del l'Equipe Responsabile Internazionale.

"La Chiesa vi è grata per la vostra generosità! Vi ringrazio per tutto quello che fate nella Chiesa e nel mondo. E proprio a nome della Chiesa, nostra Madre, vorrei proporvi alcune semplici raccomandazioni. La prima è quella di avere la massima cura per costruire e conservare la comunione all’interno delle Chiese particolari nelle quali andrete ad operare. Il Cammino ha un proprio carisma, una propria dinamica, un dono che come tutti i doni dello Spirito ha una profonda dimensione ecclesiale; questo significa mettersi in ascolto della vita delle Chiese nelle quali i vostri responsabili vi inviano, a valorizzarne le ricchezze, a soffrire per le debolezze se necessario, e a camminare insieme, come unico gregge, sotto la guida dei Pastori delle Chiese locali. La comunione è essenziale: a volte può essere meglio rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della quale dovete sempre sentirvi parte".

La seconda indicazione di Papa Francesco è stata: "Dovunque andiate, vi farà bene pensare che lo Spirito di Dio arriva sempre prima di noi. Il Signore sempre ci precede! Anche nei posti più lontani, anche nelle culture più diverse, Dio sparge dovunque i semi del suo Verbo. Da qui scaturisce la necessità di una speciale attenzione al contesto culturale nel quale voi famiglie andrete ad operare: si tratta di un ambiente spesso molto differente da quello da cui provenite. Molti di voi faranno la fatica di imparare la lingua locale, a volte difficile, e questo sforzo è apprezzabile. Tanto più importante sarà il vostro impegno ad 'imparare' le culture che incontrerete, sapendo riconoscere il bisogno di Vangelo che è presente ovunque, ma anche quell’azione che lo Spirito Santo ha compiuto nella vita e nella storia di ogni popolo".

Infine il Papa ha esortato "ad avere cura con amore gli uni degli altri, in particolar modo dei più deboli. Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di scoperta del proprio Battesimo, è una strada esigente, lungo la quale un fratello o una sorella possono trovare delle difficoltà impreviste. In questi casi l’esercizio della pazienza e della misericordia da parte della comunità è segno di maturità nella fede. La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore".

"Vi incoraggio - ha concluso il Papa - a portare dovunque, anche negli ambienti più scristianizzati, specialmente nelle periferie esistenziali, il Vangelo di Gesù Cristo. Evangelizzate con amore, portate a tutti l’amore di Dio. Dite a quanti incontrerete sulle strade della vostra missione che Dio ama l’uomo così com’è, anche con i suoi limiti, con i suoi sbagli, con i suoi peccati. Siate messaggeri e testimoni dell’infinita bontà e dell’inesauribile misericordia del Padre".

L'ELEMOSINIERE PONTIFICIO CELEBRA LA MESSA IN MEMORIA DELLE PERSONE SENZA DIMORA CHE PERDONO LA VITA PER LA POVERTÀ E L'ABBANDONO

Città del Vaticano, 1 febbraio 2014 (VIS). Nella giornata di ieri, l'Arcivescovo Konrad Krajewski, Elemosiniere Pontificio, ha celebrato nella Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, una Santa Messa in memoria di Modesta Valenti, donna senza casa, morta il 31 gennaio 1983, che viveva alla Stazione Termini: sentitasi male venne rifiutata dall'ambulanza perché sporca.

Da quel giorno la Comunità di Sant'Egidio, insieme a volontari e associazioni che sono vicini a chi è senza dimora, celebra una Santa Messa nell'anniversario della morte di Modesta e insieme a lei si ricordano i nomi di tutti gli "amici per la strada", poveri che hanno perso la vita a causa della miseria e dell'abbandono. Il ricordo dei nomi rappresenta per ciascuno una consolazione e la promessa di non essere mai dimenticati.

All'assemblea liturgica hanno partecipato i poveri e i loro amici: 500 di essi sono stati ospiti al pranzo tenutosi dopo la celebrazione. Questa memoria si è estesa a molte parrocchie di Roma e ad altre città italiane e nel mondo, ovunque la Comunità di Sant'Egidio è vicina a chi vive per la strada.

UDIENZE

Città del Vaticano, 3 febbraio 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza venti Presuli della Conferenza Episcopale di Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Cardinale Kazimierz Nycz, Arcivescovo di Warszawa, con l'Ausiliare Vescovo Tadeusz Pikus.

- Il Vescovo Piotr Libera, di Płock.

- L'Arcivescovo-Vescovo Henryk Hoser, S.A.C., di Warszawa-Praga, con l'Ausiliare Vescovo Marek Solarczyk.

- Il Cardinale Stanislaw Dziwisz Arcivescovo di Kraków, con gli Ausiliari Vescovo Jan Szkodón, Vescovo Jan Zajac, Vescovo Grzegorz Ryś, Vescovo Damian Andrzej Muskus, O.F.M., e con il Vescovo Tadeusz Pieronek, già Ausiliare di Sosnowiec.

- Il Vescovo Roman Pindel, di Bielsko-Źywiec, con l'Ausiliare Vescovo Piotr Greger.

- Il Vescovo Kazimierz Ryczan, di Kielce, con gli Ausiliari Vescovo Marian Florczyk, Vescovo Kazimierz Gurda.

- Il Vescovo Andrzej Jeź, di Tarnów, con l'Ausiliare Vescovo Wiesław Lechowicz, e con il già Ausiliare Vescovo Władisław Bobowski.

- Il Vescovo Józef Guzdek, Ordinario Militare per la Polonia.

Sabato 1° febbraio il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Diciotto Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Józef Kowalczyk, Arcivescovo di Gniezno, con gli Ausiliari Vescovo Wojciech Polak, Vescovo Krzysztof Jakub Wętkowski e con l'emerito Arcivescovo Henryk Józef Muszyńiski.

- Il Vescovo Wieslaw Alojzy Mering, Vescovo di Włocławek, con l'Ausiliare Vescovo Stanisław Gębicki.

- Il Vescovo Jan Tyrawa, di Bydgoszcz.

- L'Arcivescovo Stanislaw Gądecki, di Poznań con gli Ausiliari, Vescovo Zdzisław Fortuniak, Vescovo Grzegorz Balcerek e Vescovo Damian Bryl.

- Il Vescovo Edward Janiak, di Kalisz.

- L'Arcivescovo Marek Jędraszewski, di Łódź, con gli Ausiliari Vescovo Adam Lepa e Vescovo Ireneusz Józef Pękalski.

- Il Vescovo Andrzej Franciszek Dziuba, di Łowicz.

- L'Arcivescovo Jan Martyniak, di Przemyśl-Warszawa di rito bizantino-ucraino

- Il Vescovo Wlodzimierz Roman Juszczak, O.S.B.M., di Wrocław-Gdańsk.

- Il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, e l'Arcivescovo José Rodríguez Carballo, Segretario della medesima Congregazione.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 3 febbraio (VIS). Il Santo Padre ha nominato Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis della Diocesi di Jowai, (India), l'Arcivescovo Thomas Menamparampil, S.D.B., emerito di Guwahati (India).

- Domenica 2 febbraio il Santo Padre ha nominato il Padre Vincent Mduduzi Zungu, O.F.M., Vescovo della diocesi di Port Elizabeth (superficie: 71.828; popolazione: 2.952.000; cattolici: 110.000; sacerdoti: 56; religiosi: 138; diaconi permanenti: 30), Sud Africa. Il Vescovo eletto è nato nel 1966 a Mbongolwane (Sud Africa), è entrato nell’Ordine Francescano nel 1988; ha emesso la professione semplice nel 1989 e quella solenne nel 1994. È stato ordinato sacerdote nel 1995. Dal 1996 al 1999 è stato Vicario parrocchiale nella Missione di Hardenberg; dal 2000 al 2006 Maestro dei Novizi e Guardiano del convento di Besters; dal 2007 al 2008: Professore del Seminario Maggiore di St. John Vianney, Vicario Provinciale e assistente del Maestro dei Postulanti; dal 2008 al 2009: Provinciale dei Francescani in Sud Africa; dal 2009 Definitore Generale per l’Africa e per il Medio Oriente, Roma.

Sabato 1° febbraio il Santo Padre:

- Ha nominato il Reverendo Alex Joseph Vadakumthala, Vescovo della Diocesi di Kannur (superficie: 4.988; popolazione: 2.772.000; cattolici: 50.768; sacerdoti: 122; religiosi: 692), India. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Maradu-Panangad (India) ed è stato ordinato sacerdote nel 1984. Dal 1984 è stato Assistente parrocchiale nella Cattedrale di Verapoly; dal 1985 al 1988 ha lavorato presso la St. Philominas’ Church, Koonammavu; dal 1993 al 1999 Officiale presso il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute); dal 1999 al 2009 Segretario Generale della Commissione per la Salute della CBCI per due mandati; dal 2009 Docente e Procuratore del St. Joseph’s Pontifical Seminary, Alwaye; dal 2009 al 2011 Assistente del Cancelliere dell’Arcidiocesi di Verapoly; Direttore del Cochin Arts Communications di Verapoly; Sub Station di Mamkkapady; Direttore del progetto per la CBCI della Society of Medical Education in North India, Ranchi; dal 2009 al 2013 Presidente della Canon Law Society of India; dal 2011 Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Verapoly.

- Ha accettato la rinuncia all’ufficio di Ausiliare dell’arcidiocesi di New York (Stati Uniti d'America), presentata dal Vescovo Josu Iriondo, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Monsignor Luis Fernando Ramos Pérez, Vescovo Ausiliare dell'arcidiocesi di Santiago de Chile (superficie: 9.132; popolazione: 5.958.000; cattolici: 4.135.000; sacerdoti: 969; religiosi: 3.037; diaconi permanenti: 318), Cile. Il Vescovo eletto è nato a Santiago de Chile (Cile) nel 1959 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Dal 1990 al 1993 è stato prefetto di Filosofia nel Seminario Maggiore di Santiago; dal 1990 al 1993 Vicario Parrocchiale della Parrocchia di "Cristo Emaús"; nel 1993 Vicario Parrocchiale della Parrocchia di "Santo Toribio de Mogrovejo; dal 1999 al 2007 Officiale della Congregazione per i Vescovi; dal 2007 Vicario Episcopale dell'Arcidiocesi per l'educazione; dal 2007 Rettore del Seminario Maggiore di Santiago e dal 2011 Vicario Episcopale per il clero.

- Ha nominato il Reverendo Galo Fernández Villaseca, Vescovo Ausiliare dell'arcidiocesi di Santiago de Chile (Cile). Il Vescovo eletto è nato a Santiago de Chile (Cile) nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1987. Dal 1987 al 1994 è stato Vicario Parrocchiale della Parrocchia di "Nuestra Señora de las Mercedes" a Santiago; dal 1994 al 2001 Parroco della Parrocchia di "Cristo Redentor" a Peñalolén; dal 2001 al 2011 Vicario Episcopale della "Vicaria de la Esperenza Jóven e dal 2011 Vicario Episcopale della zona ovest dell’arcidiocesi.
Copyright © VIS - Vatican Information Service