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venerdì 21 febbraio 2014

IL SALUTO DEL PAPA AI CARDINALI UCRAINI E LA "TEOLOGIA IN GINOCCHIO" DEL CARDINALE KASPER

Città del Vaticano, 21 febbraio 2014 (VIS). Alle 9:30 di questa mattina, nell'Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, è iniziata la seconda e ultima giornata del Concistoro Straordinario del Collegio Cardinalizio con il Santo Padre per riflettere sul tema della famiglia.

Prima dell'inizio dei lavori, Papa Francesco, ha pronunciato le seguenti parole: "Vorrei inviare un saluto, non solo personale ma a nome di tutti, ai Cardinali ucraini - il Cardinale Jaworski, Arcivescovo emerito di Leopoli, e il Cardinale Husar, Arcivescovo Maggiore emerito di Kiev -, che in questi giorni soffrono tanto e hanno tante difficoltà nella loro Patria. Forse sarà bello fare arrivare questo messaggio a nome di tutti: siete d’accordo, tutti voi, con questo? [applausi]".

"Un’altra cosa: ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi, ho letto – ho riletto – il lavoro del Cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. È piacevole leggere teologia serena. E anche ho trovato quello che sant’Ignazio ci diceva, quel 'sensus Ecclesiae', l’amore alla Madre Chiesa. Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea - mi scusi Eminenza se la faccio vergognare - ma l’idea è che questo si chiama 'fare teologia in ginocchio'. Grazie. Grazie".

IL PAPA: NECESSARIO IMPEGNO PER UNA SOLIDA E ORGANICA INIZIAZIONE E FORMAZIONE LITURGICA

Città del Vaticano, 21 febbraio 2014 (VIS). Il 50° anniversario della Costituzione Conciliare "Sacrosanctum Concilium" sulla Sacra Liturgia - primo documento promulgato dal Concilio Ecumenico Vaticano II - "fa sorgere sentimenti di gratitudine per il profondo e diffuso rinnovamento della vita liturgica, reso possibile dal Magistero conciliare, (...) e al tempo stesso spinge a rilanciare l'impegno per accogliere e attuare in maniera sempre più piena tale insegnamento".

È quanto scrive Papa Francesco nel Messaggio indirizzato al Cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in occasione della conclusione del Simposio "“Sacrosanctum Concilium. Gratitudine e impegno per un grande movimento ecclesiale”, promosso dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense.

La Costituzione "Sacrosanctum Concilium", promulgata da Papa Paolo VI il 4 dicembre 1963 e gli ulteriori sviluppi del Magistero "ci hanno fatto maggiormente comprendere - scrive Papa Francesco - la liturgia alla luce della divina Rivelazione, quale 'esercizio della funzione sacerdotale di Gesù Cristo', nella quale 'il culto pubblico integrale è esercitato dal corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra'. Cristo si rivela come il vero protagonista di ogni celebrazione, ed Egli 'associa sempre a sé la Chiesa, sua sposa amatissima, la quale lo invoca come suo Signore e per mezzo di lui rende culto all’eterno Padre'. Questa azione, che ha luogo per la potenza dello Spirito Santo, possiede una profonda forza creatrice capace di attrarre in sé ogni uomo e, in qualche modo, l’intera creazione".

"Celebrare il vero culto spirituale - afferma Papa Francesco - vuol dire offrire se stessi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio. Una liturgia che fosse staccata dal culto spirituale rischierebbe di svuotarsi, di decadere dall’originalità cristiana in un senso sacrale generico, quasi magico, e in un vuoto estetismo. Essendo azione di Cristo, la liturgia spinge dal suo interno a rivestirsi dei sentimenti di Cristo, e in questo dinamismo la realtà tutta viene trasfigurata". Il Pontefice cita il Papa emerito Benedetto XVI quando nella Lectio divina al Seminario Romano nel 2012 spiegava: "Il nostro vivere quotidiano nel nostro corpo, nelle piccole cose, dovrebbe essere ispirato, profuso, immerso nella realtà divina, dovrebbe diventare azione insieme con Dio. Questo non vuol dire che dobbiamo sempre pensare a Dio, ma che dobbiamo essere realmente penetrati dalla realtà di Dio, così che tutta la nostra vita … sia liturgia, sia adorazione".

"Al rendimento di grazie a Dio per quanto è stato possibile compiere - prosegue Papa Francesco - è necessario unire una rinnovata volontà di andare avanti nel cammino indicato dai Padri conciliari, perché rimane ancora molto da fare per una corretta e completa assimilazione della Costituzione sulla Sacra Liturgia da parte dei battezzati e delle comunità ecclesiali. Mi riferisco in particolare - conclude il Papa - all’impegno per una solida e organica iniziazione e formazione liturgica, tanto dei fedeli laici quanto del clero e delle persone consacrate".

CONCISTORO: I CARDINALI E IL PAPA CONDANNANO LA VIOLENZA IN NOME DELLA RELIGIONE E MANIFESTANO PREOCCUPAZIONE PER I CONFLITTI IN CORSO IN DIVERSE PARTI DEL MONDO

Città del Vaticano, 21 febbraio 2014 (VIS). Come i giorni precedenti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha informato i giornalisti sullo svolgimento dei lavori del Concistoro Straordinario ed ha precisato che sono stati 150 i Cardinali intervenuti questa mattina. L'Assemblea ha affettuosamente salutato il Cardinale Silvano Piovanelli, che compie oggi 90 anni e che ha concelebrato la Santa Messa con il Papa, alle 7:00 di questa mattina, nella Casa Santa Marta.

I partecipanti al Concistoro hanno incaricato Padre Lombardi di leggere una dichiarazione, approvata dal Santo Padre, che sintetizza i pensieri di Papa Francesco e del Collegio Cardinalizio e che di seguito riportiamo:

"Nel corso del Concistoro straordinario, il Santo Padre e il Collegio Cardinalizio hanno elevato al Signore una particolare supplica per i numerosi cristiani che, in diverse parti del mondo, sono sempre più frequentemente vittime di atti di intolleranza o di persecuzione. A quanti soffrono a causa del Vangelo, il Santo Padre e i Cardinali desiderano rinnovare l’assicurazione della loro costante preghiera, esortandoli a rimanere saldi nella fede e a perdonare di cuore ai propri persecutori, a imitazione del Signore Gesù.

Parimenti, il pensiero del Papa e dei Cardinali è andato anche alle Nazioni che, in questo periodo, sono lacerate da conflitti interni, o comunque da gravi tensioni che ledono la normale convivenza civile, come in Sud Sudan o in Nigeria, dove un continuo stillicidio di attentati miete numerose vittime innocenti, in un crescente clima di indifferenza. In queste ore desta una speciale apprensione il drammatico evolversi della situazione in Ucraina, per la quale si auspica che cessi prontamente ogni azione violenta e si ristabiliscano la concordia e la pace.

Allo stesso modo, preoccupa molto il persistere del conflitto in Siria, che sembra ancora lontano dal trovare una soluzione pacifica duratura, come pure di quello nella Repubblica Centroafricana, il quale assume ogni giorno proporzioni più ampie. Sempre più urgente è l’iniziativa della comunità internazionale per favorire la pace e la riconciliazione interna, garantire il ripristino della sicurezza e dello Stato di diritto e permettere l’indispensabile accesso agli aiuti umanitari.
Purtroppo, si è avuto modo di notare che molti dei conflitti in corso vengono descritti come di natura religiosa, non di rado contrapponendo surrettiziamente cristiani e musulmani, mentre si tratta di conflitti che hanno primariamente radici di natura etnica, politica o economica.

Da parte sua, la Chiesa cattolica, nel condannare ogni violenza perpetrata in nome dell’appartenenza religiosa, non mancherà di continuare il proprio impegno per la pace e la riconciliazione, attraverso il dialogo interreligioso e le molteplici opere di carità che quotidianamente forniscono aiuto e conforto ai sofferenti ovunque nel mondo".

Al termine della lettura della Dichiarazione, Padre Lombardi ha informato sullo svolgimento della giornata di oggi nel corso della quale il Papa ha annunciato il nome dei tre Presidenti del Sinodo sulla Famiglia: il Cardinale André Vingt Trois, Arcivescovo di Parigi (Francia), il Cardinale Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine) e il Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo di Aparecida (Brasile). Tre autorevoli rappresentanti di tre continenti. Nel pomeriggio di ieri e nella mattinata di oggi, sono stati 43 i Cardinali che hanno preso la parola ma sono numerosi i Cardinali che si sono prenotati per intervenire. "Non sappiamo se potranno farlo tutti - ha precisato Padre Lombardi - Alcuni consegneranno il loro intervento scritto, perché sia incluso negli atti e sia utile alla riflessione comune del Sinodo".

Tra i temi affrontati è da citare il concetto della famiglia in una prospettiva cristiana e il suo valore nel contesto di una cultura secolarizzata che ha una visione diversa della famiglia, della sessualità e della persona e davanti alla quale l'approccio cristiano si trova a volte in difficoltà. "La riflessione non si è svolta in un clima di lamentele - ha commentato Padre Lombardi - ma di realismo, constatando la difficoltà cristiana in una cultura che va, prevalentemente, in un'altra direzione. La "Teologia del corpo" di Papa Giovanni Paolo II è stata citata diverse volte, come pure la sua Enciclica "Familiaris consortio" e il Catechismo della Chiesa Cattolica". Un'altra questione è stata la pastorale della famiglia nei suoi diversi aspetti, insistendo soprattutto sulla preparazione al matrimonio e sulla spiritualità coniugale e familiare.

È stato anche affrontato il problema dei divorziati risposati da un punto di vista giuridico- canonico e si è parlato dei procedimenti di nullità che occorre migliorare e semplificare. Sull'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati gli interventi sono stati ampi e approfonditi, anche se non sono state prese decisioni né enunciati pronunciamenti. "Il clima non è stato di tensione o di ansia, ma molto positivo, di discernimento, di ricerca congiunta del modo di coniugare al meglio possibile la fedeltà alle parole di Gesù con la misericordia divina e l'attenzione alle situazioni concrete, sempre con grande sensibilità", ha detto il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Padre Lombardi ha inoltre ribadito che sebbene non si sia rilevato un orientamento unitario del Concistoro, c'è stata un'introduzione incoraggiante per il percorso del Sinodo, che, se lavora con questa ampiezza di orizzonti, potrà rappresentare una buona risposta pastorale della Chiesa alle speranze, molto sentite, in questo campo.

Infine i Cardinali hanno dibattuto su alcuni contesti specifici della pastorale familiare, come la migrazione e l'ignoranza religiosa.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 21 febbraio 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Vescovo António Francisco dos Santos, Vescovo di Porto (superficie: 3.010; popolazione: 2.114.000; cattolici: 1.913.000; sacerdoti 492; religiosi: 920; diaconi permanenti: 61), Portogallo. È stato finora Vescovo di Aveiro (Portogallo).
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