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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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lunedì 24 marzo 2014

AI VESCOVI DELLA GUINEA: LE DISCORDIE FRA I CRISTIANI SONO IL PIÙ GRANDE OSTACOLO ALL'EVANGELIZZAZIONE

Città del Vaticano, 24 marzo 2014 (VIS). La gratitudine per l'importante opera di evangelizzazione compiuta in Guinea, nonostante la scarsità di mezzi materiali e l'invito all'unità, alla riconciliazione e al dialogo con i fedeli di altre religioni, sono stati i punti chiave del discorso che il Papa ha consegnato ai Vescovi della Conferenza Episcopale di Guinea, ricevuti questa mattina in udienza, al termine della "Visita ad Limina Apostolorum".

"I discepoli di Cristo formano un corpo vivo che manifesta la gioia del Vangelo con l'entusiasmo della fede, anche se le condizioni in cui è annunciata la Buona Novella sono spesso difficili. Da un punto di vista umano i mezzi per l'evangelizzazione potrebbero sembrare irrisori. Lungi dallo scoraggiarvi, non dovete mai dimenticare che l'evangelizzazione è opera di Gesù stesso, al di là di tutto ciò che possiamo scoprire e comprendere. (...) Tuttavia, perché il Vangelo tocchi e converta i cuori in profondità, dobbiamo ricordarci che solo rimanendo uniti nell'amore possiamo rendere testimonianza della verità del Vangelo (...). Le discordie fra cristiani sono il più grande ostacolo all'evangelizzazione. Esse favoriscono lo sviluppo di gruppi che approfittano della povertà e della credulità delle persone per proporre soluzioni facili, ma illusorie, ai loro problemi. In un mondo ferito da tanti conflitti etnici, politici e religiosi, le nostre comunità devono essere 'autenticamente fraterne e riconciliate, questa è sempre una luce che attira'. Dio ci dona la grazia, se noi sappiamo accoglierla, di fare in modo che l'unità sia superiore al conflitto".

Successivamente Papa Francesco ricorda che perché l'annuncio del Vangelo sia proficuo, tutta la vita deve essere coerente con l'annuncio e, ringraziando i Vescovi per avere istituito, a questo fine, centri di formazione per i laici e catechisti, li invita a sostenere le famiglie che devono vivere senza ambiguità il matrimonio cristiano, considerando che la poligamia è ancora molto diffusa nel Paese. Il Papa suggerisce anche di invitare i laici, "in particolare i più giovani, a testimoniare la propria fede impegnandosi nella società, mostrando così l'amore per il proprio Paese. In collaborazione con i diversi agenti della vita sociale, i giovani siano sempre e dovunque artefici di pace e di riconciliazione per lottare contro la miseria estrema, a cui la Guinea deve far fronte. In questa prospettiva, malgrado le difficoltà incontrate, vi incoraggio ad approfondire i rapporti con i vostri compatrioti musulmani, apprendendo reciprocamente ad accettare i diversi modi di essere, di pensare e di esprimersi".

Il Papa non dimentica i religiosi e le religiose che in Guinea "esprimono la carità di Cristo con le loro opere di assistenza alla popolazione, in ambito sanitario e nel campo dell'educazione e dell'istruzione. (...) Essi compiono un vero atto di evangelizzazione, rendendo una testimonianza autentica della tenerezza di Dio per gli uomini, in particolare per i più poveri e i più deboli, testimonianza che tocca il cuore e radica solidamente la fede dei fedeli". Nonostante la scarsità dei mezzi, Papa Francesco invita i Presuli a sostenere sempre i fedeli "spiritualmente e materialmente, affinché perseverino coraggiosamente nelle opere di evangelizzazione e di promozione sociale".

Gli ultimi paragrafi del discorso sono dedicati ai sacerdoti, il cui numero nel Paese è ancora esiguo. Nel congratularsi per la recente apertura del Seminario Maggiore "Benedetto XVI" che dà speranza per il futuro, il Papa sottolinea che l'esempio dei sacerdoti che vivono la propria vocazione con gioia, è fondamentale per i futuri presbiteri che devono "imparare a vivere nella verità le necessità del celibato ecclesiastico, avere un giusto rapporto con i beni materiali, rifiutare la mondanità e il carrierismo - poiché il sacerdozio non è un mezzo di ascesa sociale - e devono impegnarsi realmente a favore dei più poveri".

NELLA PASSIONE DI GESÙ, LA PIÙ GRANDE SCUOLA PER CHI VOGLIA DEDICARSI AL SERVIZIO DEI FRATELLI MALATI E SOFFERENTI.

Città del Vaticano, 24 marzo 2014 (VIS). Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto nella Sala Clementina i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), con il Presidente, Arcivescovo Zygmunt Zimowski.

vero - ha detto il Papa - che anche nella sofferenza nessuno è mai solo, perché Dio nel suo amore misericordioso per l’uomo e per il mondo abbraccia anche le situazioni più disumane, nelle quali l’immagine del Creatore presente in ogni persona appare offuscata o sfigurata. Così è stato per Gesù nella sua Passione. (...) E qui, nella Passione di Gesù, c’è la più grande scuola per chiunque voglia dedicarsi al servizio dei fratelli malati e sofferenti".

Nel ricordare che domani si celebra la Solennità dell’Annunciazione del Signore, il Papa ha affermato che è stata Maria ad accogliere "La Vita" a nome di tutti e a vantaggio di tutti. "Maria ha offerto la propria esistenza, ha messo tutta se stessa a disposizione della volontà di Dio, diventando 'luogo' della sua presenza, 'luogo' in cui dimora il Figlio di Dio".

"L'esperienza delle condivisione fraterna con chi soffre ci apre alla vera bellezza della vita umana, che comprende la sua fragilità. Nella custodia e nella promozione della vita, in qualunque stadio e condizione si trovi, possiamo riconoscere la dignità e il valore di ogni singolo essere umano, dal concepimento fino alla morte. (...) Cari amici, nel quotidiano svolgimento del nostro servizio - ha concluso Papa Francesco - teniamo sempre presente la carne di Cristo presente nei poveri, nei sofferenti, nei bambini, anche indesiderati, nelle persone con handicap fisici o psichici, negli anziani".

IL PAPA RICEVE DELEGAZIONE DELLA "APOSTOLIKÌ DIAKONIA"

Città del Vaticano, 24 marzo 2014 (VIS). Il Vescovo ortodosso Agathanghelos, Direttore Generale della "Apostolokì Diakonia" della Chiesa di Grecia, accompagnato da un gruppo di collaboratori, è stato ricevuto questa mattina in udienza da Papa Francesco. La "Apostolokì Diakonia" è l'organismo che, per conto del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa di Grecia, si occupa della promozione di attività pastorali, culturali ed editoriali in Grecia.

Con il miglioramento delle relazioni con la Chiesa ortodossa di Grecia, avvenuto in seguito alla visita di Giovanni Paolo II ad Atene (2001), è stato possibile realizzare alcuni progetti di collaborazione tra la Santa Sede e la "Apostolokì Diakonia" della Chiesa di Grecia sul piano culturale.

Durante la permanenza a Roma, dal 21 al 26 marzo 2014, la delegazione farà visita alla Basilica papale di San Pietro e alla Basilica papale di San Paolo fuori le Mura per venerare le tombe dei Santi Pietro e Paolo e si incontrerà con Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con l'Arcivescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., Archivista e Bibliotecaria di Santa Romana Chiesa e con i responsabili della Libreria Editrice Vaticana. È prevista inoltre una visita alle Catacombe di San Callisto, all'Abbazia delle Tre Fontane ed alla Comunità di Sant'Egidio.

PAPA FRANCESCO ALL'ANGELUS: "GESÙ, DAMMI QUELL’ACQUA CHE MI DISSETERÀ IN ETERNO”.

Città del Vaticano, 23 marzo 2014 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi, III domenica di Quaresima, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Nell'introdurre la preghiera mariana, il Papa si è soffermato sul brano del Vangelo di oggi che narra l'incontro di Gesù con la donna samaritana. Recatisi al pozzo per attingere l'acqua, la donna trovò Gesù che le dà l'acqua viva della misericordia. La samaritana trova l'acqua che cercava da sempre e così corre al villaggio che la giudicava, la condannava e la rifiutava e annuncia che ha incontrato il Messia che le ha cambiato la vita. La donna rivolge a Gesù quelle domande profonde che tutti abbiamo dentro, ma che spesso ignoriamo. "Anche noi abbiamo tante domande da porre - ha detto il Papa - ma non troviamo il coraggio di rivolgerle a Gesù! La Quaresima, cari fratelli e sorelle, è il tempo opportuno per guardarci dentro, per far emergere i nostri bisogni spirituali più veri, e chiedere l’aiuto del Signore nella preghiera. L’esempio della Samaritana ci invita ad esprimerci così: 'Gesù, dammi quell’acqua che mi disseterà in eterno'”.

"Il risultato di quell’incontro presso il pozzo - ha proseguito il Pontefice - fu che la donna fu trasformata (...) Perché ogni incontro con Gesù ci cambia la vita, sempre. È un passo avanti, un passo più vicino a Dio. E così ogni incontro con Gesù ci cambia la vita. Sempre, sempre è così. In questo Vangelo troviamo anche noi lo stimolo a 'lasciare la nostra anfora', simbolo di tutto ciò che apparentemente è importante, ma che perde valore di fronte all’'amore di Dio'. Tutti ne abbiamo una, o più di una! Io domando a voi, anche a me: 'Qual è la tua anfora interiore, quella che ti pesa, quella che ti allontana da Dio?'. Lasciamola un po’ da parte e col cuore sentiamo la voce di Gesù che ci offre un’altra acqua, un’altra acqua che ci avvicina al Signore".

"Siamo chiamati a riscoprire l’importanza e il senso della nostra vita cristiana - ha sottolineato il Papa - iniziata nel Battesimo e, come la Samaritana, a testimoniare ai nostri fratelli. Che cosa? La gioia! Testimoniare la gioia dell’incontro con Gesù, perché ho detto che ogni incontro con Gesù ci cambia la vita, e anche ogni incontro con Gesù ci riempie di gioia, quella gioia che viene da dentro. E così è il Signore. E raccontare quante cose meravigliose sa fare il Signore nel nostro cuore, quando noi abbiamo il coraggio di lasciare da parte la nostra anfora".

24 ORE DI FESTA DEL PERDONO

Città del Vaticano, 23 marzo 2014 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, Papa Francesco ha ricordato che lunedì 24 ricorre la Giornata Mondiale della Tubercolosi e ha invitato a pregare per tutte le persone colpite da questa malattia.

"Venerdì e sabato prossimi - ha annunciato il Papa - vivremo uno speciale momento penitenziale, chiamato '24 ore per il Signore'. Inizierà con la Celebrazione nella Basilica di San Pietro, venerdì pomeriggio, poi nella serata e nella notte alcune chiese del centro di Roma saranno aperte per la preghiera e le Confessioni. Sarà - possiamo chiamarla così - sarà la festa del perdono, che avrà luogo anche in molte diocesi e parrocchie del mondo".


TELEGRAMMA DI CORDOGLIO MORTE PATRIARCA DELLA CHIESA SIRO-ORTOODSSA DI ANTIOCHIA E DI TUTTO L'ORIENTE

Città del Vaticano, 24 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha inviato un telegramma di cordoglio per la morte, venerdì 21 marzo, all'età di 80 anni, di Sua Santità Ignatius Zakka I Iwas, Patriarca della Chiesa Siro-Ortodossa di Antiochia e di tutto l'Oriente. "Tutto il mondo cristiano ha perso uno dei suoi leader spirituali più eminenti, coraggioso e saggio nel guidare il popolo in tempi molto difficili - si legge nel testo - Dopo l'elezione a Patriarca nel 1980, Sua Santità fu un impegnato testimone dei successivi violenti conflitti che hanno causato indicibili sofferenze e morte in Medio Oriente, specialmente in Iraq e più recentemente in Siria. Sua Santità fu un uomo di dialogo e di pace verso i fedeli di tutte le tradizioni religiose".

Papa Francesco ricorda infine la partecipazione del Patriarca, in qualità di Osservatore, al Concilio Vaticano II e "il suo eccezionale contributo al rafforzamento della comunione fra Chiesa Siro-Ortodossa e Chiesa Cattolica".

VISITA PRESIDENTE REPUBBLICA FEDERALE DELLA NIGERIA

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Signor Goodluck Ebele Jonathan, Presidente della Repubblica Federale della Nigeria, che ha poi incontrato il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, Arcivescovo Dominique Mamberti.

Nel corso dei colloqui, si sono sottolineate le cordiali relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Nigeria, nonché l’apprezzamento per il contributo positivo che la Chiesa offre al bene dell’intero Paese, specialmente in ambito educativo e sanitario, così come nella promozione del dialogo tra le diverse componenti della Società. Nel prosieguo dell’incontro, particolare attenzione è stata riservata alla tutela della dignità della persona umana e dei suoi diritti fondamentali, a partire dalla libertà religiosa. In tale contesto si è rinnovata la comune condanna per ogni forma di violenza e si è espresso l’auspicio per un rapido ristabilimento della pacifica convivenza in tutto il Paese.

Infine, non è mancato uno scambio di vedute su alcuni temi di interesse regionale, con particolare riferimento alle situazioni di crisi e di conflitto nell’Africa centrale e subsahariana.

I PECCATI DEI MEDIA: DISINFORMAZIONE, CALUNNIA E DIFFAMAZIONE

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre ha ricevuto i Membri dell'Associazione "Corallo", una rete di radio e televisioni locali di ispirazione cattolica presenti in tutte le regioni italiane. Il Papa si è rivolto ai presenti improvvisando un discorso nel quale ha definito le virtù, la missione e i peccati dei mezzi di comunicazione.

"Il vostro lavoro - ha detto il Papa - deve svolgersi su queste tre strade: la strada della verità, la strada della bontà e la strada della bellezza. Ma quelle verità, bontà e bellezze che sono consistenti!, che vengono da dentro, che sono umane. E, nel cammino della verità, nelle tre strade possiamo trovare sbagli, anche trappole. 'Io penso, cerco la verità…': stai attento a non diventare un intellettuale senza intelligenza. 'Io vado, cerco la bontà…': stai attento a non diventare un eticista senza bontà. 'A me piace la bellezza…': sì, ma stai attento a non fare quello che si fa spesso, 'truccare' la bellezza, cercare i cosmetici per fare una bellezza artificiale che non esiste".

Successivamente, riferendosi all'unità armonica del lavoro dei media, il Papa ha detto: "Ci sono i media grandi, quelli più piccoli. (...) Nella Chiesa non c’è né grande né piccolo: ognuno ha la sua funzione, il suo aiuto all’altro, la mano non può esistere senza la testa, e così via. Tutti siamo membri, e anche i vostri media, che siano più grandi o più piccoli, sono membri, e armonizzati per la vocazione di servizio nella Chiesa. Nessuno deve sentirsi piccolo, troppo piccolo rispetto ad un altro troppo grande. (...) L’importanza è di ognuno in questa armonia, perché la Chiesa è l’armonia della diversità. (...) È importante: cercare l’unità, e non andare per la logica che il pesce grande ingoia il piccolo".

Quindi Papa Francesco ha parlato del clericalismo che "è uno dei mali della Chiesa. Ma è un male 'complice', perché ai preti piace la tentazione di clericalizzare i laici, ma tanti laici, in ginocchio, chiedono di essere clericalizzati, perché è più comodo, è più comodo! E questo è un peccato a due mani! Dobbiamo vincere questa tentazione. Il laico dev’essere laico, battezzato, ha la forza che viene dal suo Battesimo. Servitore, ma con la sua vocazione laicale, e questo non si vende, non si negozia, non si è complice con l’altro… No. Io sono così! Perché ne va dell’identità, lì. (...) È più importante il diacono, il prete, del laico? No! È questo lo sbaglio! (...) La funzione del laico non può farla il prete, e lo Spirito Santo è libero: alcune volte ispira il prete a fare una cosa, altre volte ispira il laico. Si parla, nel Consiglio pastorale. Tanto importanti sono i Consigli pastorali: una parrocchia (...) che non abbia Consiglio pastorale e Consiglio degli affari economici, non è una buona parrocchia: manca vita".

Infine il Santo Padre ha ricordato le virtù dei media ma anche i peccati. "Per me, i peccati dei media, i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Queste due ultime sono gravi!, ma non tanto pericolose come la prima. Perché? Vi spiego. La calunnia è peccato mortale, ma si può chiarire e arrivare a conoscere che quella è una calunnia. La diffamazione è peccato mortale, ma si può arrivare a dire: questa è un’ingiustizia, perché questa persona ha fatto quella cosa in quel tempo, poi si è pentita, ha cambiato vita. Ma la disinformazione è dire la metà delle cose, quelle che sono per me più convenienti, e non dire l’altra metà. E così, quello che vede la tv o quello che sente la radio non può fare un giudizio perfetto, perché non ha gli elementi e non glieli danno. Da questi tre peccati, per favore, fuggite. Disinformazione, calunnia e diffamazione".

ISTITUZIONE PONTIFICIA COMMISSIONE PER LA TUTELA DEI MINORI

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre Francesco ha istituito la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, che era stata annunciata in data 5 dicembre 2013, e ha chiamato a farvi parte: la Dottoressa Catherine Bonnet (Francia); la Signora Marie Collins (Irlanda); la Professoressa Sheila Hollins (Regno Unito); il Cardinale Seán Patrick O'Malley, OFM Cap. (Stati Uniti); il Professor Claudio Papale (Italia); la Professoressa Hanna Suchocka (Polonia); il Reverendo Humberto Miguel Yáñez, SJ (Argentina) ed il Reverendo Hans Zollner, SJ (Germania).

Compito principale delle suddette persone sarà di preparare gli Statuti della Commissione, i quali ne definiranno le competenze e le funzioni. La medesima Commissione verrà successivamente integrata da altri membri, scelti nelle varie aree geografiche del mondo.

La Signora Marie Collins - vittima da bambina di abusi sessuali da parte di un sacerdote che nel 1997 assicurò alla giustizia - è la fondatrice di una Ong che porta il suo nome e che offre aiuto ed assistenza legale alle vittime di abusi e ai loro familiari. La Professoressa Sheila Hollins, professoressa emerita di psichiatria della disabilità, è stata Presidente dell'Associazione Medica Britannica. Il Cardinale Sean Patrick O'Malley, Arcivescovo di Boston (Stati Uniti d'America), noto per il suo impegno nella protezione dell'infanzia, e stato uno dei Visitatori della Visita Apostolica ai seminari e alle diocesi irlandesi nel 2010; il Professor Claudio Papale, avvocato civilista e professore straordinario presso la Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana (Roma); la Professoressa Hanna Suchocka, Primo Ministro della Polonia negli anni 1992-1993, Professoressa di Diritto Costituzionale presso l'Università di Poznan ed autrice di diversi testi sui diritti umani; il gesuita Padre Humberto Miguel Yáñez, Professore di Teologia Morale alla Facoltà di Teologia dell'Università Gregoriana e dell'Università Urbaniana, il Padre Hans Zollner, psicoterapeuta e psicologo, Vice Rettore della Pontificia Università Gregoriana e Presidente del Consiglio Direttivo del Centro per la Protezione dell'Infanzia dell'Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana.

Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha commentato che con l'istituzione di detta Commissione, "Papa Francesco mette in chiaro che la Chiesa deve tenere la protezione dei minori fra le sue priorità più alte (...). Nella certezza che la Chiesa deve svolgere un ruolo cruciale in questo campo, e guardando al futuro senza dimenticare il passato, la Commissione adotterà un approccio molteplice per promuovere la protezione dei minori, che comprenderà l’educazione per prevenire lo sfruttamento dei bambini, le procedure penali contro le offese ai minori, doveri e responsabilità civili e canoniche, lo sviluppo delle 'migliori pratiche' che si sono individuate e sviluppate nella società nel suo insieme".

NOMINA DEL PRELATO SEGRETARIO DEL CONSIGLIO PER L'ECONOMIA

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede informa che a seguito del motu proprio: "Fidelis dispensator et prudens", con cui è stata costituita la Segreteria per l'Economia presieduta dal Cardinale George Pell, e a seguito dell’istituzione del Consiglio per l'Economia e della nomina del Cardinale Reinhard Marx quale Cardinale coordinatore di questo organo, il Santo Padre ha provveduto a nominare Monsignor Brian Ferme quale Prelato Segretario del Consiglio per l'Economia.

Il Prelato Segretario ha il compito di coadiuvare il Cardinale Coordinatore nell'espletamento delle funzioni del Consiglio per l'Economia, le cui competenze attengono all'indirizzo e alla vigilanza sulle attività amministrative e finanziarie degli enti economici della Santa Sede.

Monsignor Brian Ferme è nato nel 1955, ed è sacerdote della diocesi di Portsmouth (Inghilterra). Ha svolto studi filosofici, teologici e canonistici in Melbourne, Oxford e Roma. Monsignor Ferme è autore di numerose pubblicazioni e articoli scientifici, è stato professore di Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana e successivamente presso la Pontificia Università Lateranense, della cui Facoltà di Diritto Canonico è diventato decano nel 2000. Nel 2003, a Washington, è stato Decano della Facoltà di Diritto Canonico della Catholic University of America, per poi trasferirsi a Venezia quale Preside della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X. Monsignor Ferme collabora con diversi dicasteri della Curia Romana, in particolare è consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede e del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

CARDINALE RYLKO INVIATO SPECIALE DEL PAPA A CRACOVIA

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 20 febbraio, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, Suo Inviato Speciale alla celebrazione del 650° anniversario della consacrazione della Cattedrale di Cracovia, in programma il 28 marzo 2014.

Il Cardinale Inviato Speciale sarà accompagnato da una Missione composta dal Monsignor Jacek Urban, Canonico del Capitolo metropolitano e dal Monsignor Jan Machniak, Canonico del Capitolo della Collegiata di San Floriano.

IL PAPA AI MAFIOSI: CONVERTITEVI, IL DENARO E IL POTERE INSANGUINATI NON POTRETE PORTARLI NELL'ALTRA VITA

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha incontrato, nella Chiesa romana di San Gregorio VII, oltre 700 familiari delle vittime innocenti delle mafie in rappresentanza delle 15.000 persone che hanno perso i loro cari a causa della violenza mafiosa. Dal 1996 in tutta Italia, il 21 marzo, primo giorno di primavera, è dedicato al ricordo delle vittime delle mafie e ogni anno la Fondazione "Libera" organizza una manifestazione in una località diversa. Quest'anno la manifestazione si svolgerà a Latina dove oggi si celebra la XIX "Giornata della Memoria e dell'impegno", sul tema: "Radici di memoria, frutti di impegno".

La veglia di preghiera nella Chiesa di San Gregorio VII si è aperta con il saluto di don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera" e la lettura dei nomi delle circa 900 vittime delle mafie. Dopo la proclamazione del Vangelo delle Beatitudini, Papa Francesco ha rivolto ai presenti le seguenti parole:

"Il desiderio che sento è di condividere con voi una speranza, ed è questa: che il senso di responsabilità piano piano vinca sulla corruzione, in ogni parte del mondo… E questo deve partire da dentro, dalle coscienze, e da lì risanare, risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, così che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi, e prenda il posto dell’inequità".

"So che voi sentite fortemente questa speranza, e voglio condividerla con voi, dirvi che vi sarò vicino anche questa notte e domani, a Latina – pur se non potrò venire fisicamente, ma sarò con voi in questo cammino, che richiede tenacia, perseveranza. In particolare, voglio esprimere la mia solidarietà a quanti tra voi hanno perso una persona cara, vittima della violenza mafiosa. Grazie per la vostra testimonianza, perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti, siete usciti, per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza. Questo è tanto importante, specialmente per i giovani! Vorrei pregare con voi – e lo faccio di cuore – per tutte le vittime delle mafie. Anche pochi giorni fa, vicino a Taranto, c’è stato un delitto che non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Ma nello stesso tempo preghiamo insieme, tutti quanti, per chiedere la forza di andare avanti, di non scoraggiarci, ma di continuare a lottare contro la corruzione".

"E sento - ha improvvisato Papa Francesco - che non posso finire senza dire una parola ai grandi assenti, oggi, ai protagonisti assenti: agli uomini e alle donne mafiosi. Per favore, cambiate vita, convertitevi, fermatevi, smettete di fare il male! E noi preghiamo per voi. Convertitevi, lo chiedo in ginocchio; è per il vostro bene. Questa vita che vivete adesso, non vi darà piacere, non vi darà gioia, non vi darà felicità. Il potere, il denaro che voi avete adesso da tanti affari sporchi, da tanti crimini mafiosi, è denaro insanguinato, è potere insanguinato, e non potrete portarlo nell’altra vita. Convertitevi, ancora c’è tempo, per non finire all’inferno. È quello che vi aspetta se continuate su questa strada. Voi avete avuto un papà e una mamma: pensate a loro. Piangete un po’ e convertitevi".

UDIENZE

Città del Vaticano, 24 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- Il Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale di Guinea, in Visita “ad Limina Apostolorum”:

- L'Arcivescovo Vincent Coulibaly, di Conacry.

- Il Vescovo Emmanuel Félémou, di Kankan.

- Il Vescovo Raphaël Balla Guilavogui, di N’Zérékoré.

Sabato 22 marzo il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

- Il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- Il Signor Ebele Jonathan Goodluck, Presidente della Repubblica Federale di Nigeria, con la Consorte, e Seguito.

- Il Signor Nguyen Sinh Hung, Presidente del Parlamento del Vietnam.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 22 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Pedro López Quintana, Nunzio Apostolico in Estonia e Lettonia, attualmente Nunzio Apostolico in Lituania.

- Ha nominato l'Arcivescovo Pierre Nguyên Van Tot, Nunzio Apostolico in Sri Lanka, finora Nunzio Apostolico in Costa Rica.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Hôchiminhville, (Vietnam), presentata dal Cardinale John-Baptist Pham Minh Mân, per raggiunti limiti d'età. Gli succede l'Arcivescovo Paul Bùi Văn Doc, Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Reverendo Juan Armando Pérez Talamantes, Vescovo Ausiliare della diocesi di Monterrey (superficie: 17.886; popolazione: 7.387.000; cattolici: 5.910.000; sacerdoti: 595; religiosi: 1.228; diaconi permanenti: 44), Messico. Il Vescovo eletto è nato nel 1970 a Nuevo León (Messico) ed è stato ordinato sacerdote nel 1997. È stato Vicario Parrocchiale, Direttore Spirituale, Coordinatore di Disciplina e Prefetto degli Studi nel Seminario Maggiore di Monterrey. Nel 2010 Parroco della “Sagrada Familia” in Apodaca e nel 2013 Parroco di “San Francisco de Asis”, nella medesima Città. È stato finora Vicario Episcopale per la Zona X e Direttore dell’Istituto Benedetto XVI per la formazione dei laici impegnati nella pastorale ordinaria.

- Ha nominato il Reverendo Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, Vescovo Ausiliare della diocesi di Monterrey (Messico). Il Vescovo eletto è nato a Monterrey (Messico) nel 1966 ed è stato ordinato sacerdote nel 1998. È stato Prefetto della Disciplina e degli Studi nel Seminario Minore, Docente nel Seminario Maggiore, Vice Parroco nel Santuario di Nostra Signora di Fatima, Assessore per i gruppi di persone divorziate e Rettore del Tempio di “San Massimiliano Maria Kolbe”. Dal 2005 è stato Segretario Cancelliere della Curia Arcivescovile, Direttore dell’Archivio Ecclesiastico e del Dipartimento di Storia dell’arcidiocesi di Monterrey.
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