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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 3 ottobre 2014

Udienza Presidente della Repubblica Socialista Democratica dello Sri Lanka

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza il Presidente della Repubblica Socialista Democratica dello Sri Lanka, Signor Mahinda Rajapaksa, il quale, successivamente, ha incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato.

Nel corso dei cordiali colloqui, si è parlato della situazione attuale del Paese, con particolare riferimento ai segni di miglioramento sociale ed economico, auspicando il raggiungimento di soluzioni corrispondenti alle legittime attese di tutti i cittadini.

In tale contesto, è stato espresso l’augurio che la prossima visita del Santo Padre possa essere accolta come segno di vicinanza alla popolazione srilankese e come incoraggiamento a quanti si adoperano per il bene comune, la riconciliazione, la giustizia e la pace.

Il Papa al Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa: Siate una “voce profetica” all’interno della società

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). "Famiglia e futuro dell'Europa" è il tema dell'Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, in corso in questi giorni, sul tema: "Famiglia e futuro dell'Europa". Nel ricevere i 70 partecipanti alla Plenaria, il Santo Padre Francesco ha improvvisato alcune parole consegnando loro il discorso scritto nel quale ribadisce: "Come Pastori vicini al vostro popolo e attenti alle esigenze della gente, voi ben conoscete la complessità degli scenari e la rilevanza delle sfide alle quali è sottoposta, anche in Europa, la missione della Chiesa".

"Siamo chiamati ad essere - si legge ancora nel testo scritto - una Chiesa 'in uscita', in movimento dal centro verso la periferia per andare verso tutti, senza paure, senza diffidenze e con coraggio apostolico".
"Il tema della vostra Plenaria, 'Famiglia e futuro dell’Europa', - scrive ancora il Pontefice - costituisce un’occasione importante per riflettere insieme su come valorizzare la famiglia, in quanto preziosa risorsa per il rinnovamento pastorale. Mi pare sia importante che Pastori e famiglie lavorino insieme, con spirito di umiltà e dialogo sincero, affinché le comunità parrocchiali diventino 'famiglia di famiglie'. In tale ambito - afferma il Pontefice - non mancano diverse esperienze di pastorale della famiglia e di impegno politico e sociale in sostegno delle famiglie, sia quelle che vivono una vita matrimoniale ordinaria, sia quelle segnate da problemi o rotture. È importante - prosegue il Papa - cogliere queste esperienze significative presenti nei diversi ambiti della vita degli uomini e delle donne del nostro tempo, sui quali esercitare un opportuno discernimento, per poi 'metterli in rete', coinvolgendo così altre Comunità diocesane".

"La collaborazione tra Pastori e famiglie si estende anche al campo dell’educazione. (...) Una aperta collaborazione tra realtà ecclesiale e famiglia, favorirà la maturazione di uno spirito di giustizia, di solidarietà, di pace e anche di coraggio nelle proprie convinzioni. Si tratta - segnala il Santo Padre - di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l’educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose. Al riguardo, si potranno delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere, al fine di promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche".

Infine, il Santo Padre Francesco incoraggia i Vescovi "a proseguire nel vostro impegno di favorire la comunione tra le diverse Chiese d’Europa, facilitando una adeguata collaborazione per una fruttuosa evangelizzazione. Vi invito anche ad essere una 'voce profetica' all’interno della società, soprattutto là dove il processo di secolarizzazione in atto nel Continente europeo tende a rendere sempre più marginale il parlare di Dio".

Alla Plenaria Congregazione Clero: “'Essere' preti, non limitandosi a 'fare' i preti"

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Clero. "La vocazione - ha ribadito il Papa - è davvero un tesoro che Dio mette da sempre nel cuore di alcuni uomini, da Lui scelti e chiamati a seguirLo in questo speciale stato di vita. Questo tesoro, che richiede di essere scoperto e portato alla luce, non è fatto per 'arricchire' solo qualcuno. Chi è chiamato al ministero non è 'padrone' della sua vocazione, ma amministratore di un dono che Dio gli ha affidato per il bene di tutto il popolo, anzi di tutti gli uomini, anche di coloro che si sono allontanati dalla pratica religiosa o non professano la fede in Cristo. Al tempo stesso - ha proseguito Papa Francesco - tutta la comunità cristiana è custode del tesoro di queste vocazioni, destinate al suo servizio, e deve avvertire sempre più il compito di promuoverle, accoglierle ed accompagnarle con affetto".

"Anche noi - ha ricordato il Papa ai membri del clero - dobbiamo fare la nostra parte, mediante la formazione, che è la risposta dell’uomo, della Chiesa al dono che Dio le fa tramite le vocazioni. Si tratta di custodire e far crescere le vocazioni, perché portino frutti maturi. (...) Gesù non ha detto a quanti chiamava: 'vieni, ti spiego' o 'seguimi, ti istruisco'; la formazione offerta da Cristo ai suoi discepoli è invece avvenuta tramite un 'vieni e seguimi', 'fai come faccio io', e questo è il metodo che anche oggi la Chiesa vuole adottare per i suoi ministri. La formazione di cui parliamo è un’esperienza discepolare, che avvicina a Cristo e permette di conformarsi sempre più a Lui. Proprio per questo, essa non può essere un compito a termine, perché i sacerdoti non smettono mai di essere discepoli di Gesù, di seguirlo".

"Un simile percorso di scoperta e valorizzazione della vocazione ha uno scopo preciso: l’evangelizzazione - ha sottolineato Papa Francesco - Ogni vocazione è per la missione e la missione dei ministri ordinati è l’evangelizzazione, in ogni sua forma. (...) I sacerdoti sono uniti in una fraternità sacramentale, pertanto la prima forma di evangelizzazione è la testimonianza di fraternità e di comunione tra loro e con il Vescovo. (...) Si tratta di 'essere' preti, non limitandosi a 'fare' i preti, liberi da ogni mondanità spirituale, consci che è la loro vita ad evangelizzare prima ancora delle loro opere. (...) Abbiamo bisogno di sacerdoti, mancano le vocazioni. - ha detto infine il Papa ribadendo che: "Occorre studiare bene il percorso di una vocazione! (...) Oggi abbiamo tanti problemi, (...) per questo errore di alcuni vescovi di prendere quelli che vengono a volte espulsi dai seminari o dalle case religiose perché hanno bisogno di preti. (...) Dobbiamo pensare - ha raccomandato Papa Francesco - al bene del popolo di Dio".

Prosegue riunione Rappresentanti Pontifici presenza cristiani in Medio Oriente

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). Prosegue la riunione di alcuni Rappresentanti Pontifici e dei Superiori dei Dicasteri competenti, convocati in Vaticano, per desiderio del Santo Padre, per analizzare insieme "La presenza dei Cristiani in Medio Oriente". Durante l’incontro di questa mattina, l'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha fatto una presentazione generale sulla situazione politica in Medio Oriente e sui principi ispiratori dell’azione della Santa Sede, rilevando le ripercussioni a livello globale di quanto accade nella Regione.

La pace, ha affermato il Presule, va cercata tramite una soluzione "regionale" e comprensiva, che non trascuri gli interessi di nessuna delle parti, tramite il dialogo e non con scelte unilaterali imposte con la forza. Con riferimento al fenomeno del terrorismo il Segretario ha ribadito l’importanza di combattere il fondamentalismo che ne sta alla base. Un ruolo importante dovrebbe essere svolto dai leader religiosi, favorendo il dialogo interreligioso e in particolare la collaborazione di tutti per il bene della società. La Santa Sede nel seguire la situazione politica in Medio Oriente e in genere nel rapporto con i Paesi a maggioranza musulmana ha sempre presenti come questioni fondamentali la protezione e il rispetto dei cristiani e degli altri gruppi minoritari come cittadini a pieno titolo, e dei diritti umani, in particolare quello della libertà religiosa.

In seguito il Nunzio Apostolico in Israele e Delegato Apostolico per Gerusalemme e la Palestina, ha presentato una relazione sul conflitto Israelo-Palestinese e sulla presenza dei Cristiani in Terra Santa. Centrale, per la stabilizzazione del Medio Oriente e per la pace della regione, è la soluzione del conflitto israelo-palestinese. Infatti, dopo tanti anni questo continua irrisolto, con le gravissime conseguenze regionali e mondiali che implica. Al riguardo, si erano aperte speranze di pace con il pellegrinaggio del Santo Padre in Terra Santa ed il successivo incontro di preghiera in Vaticano. Il recente conflitto a Gaza ricorda che la situazione è grave e difficile, ma bisogna rinnovare gli sforzi diplomatici per una soluzione giusta e duratura che rispetti i diritti di ambedue le parti in conflitto.

Dopo un momento di dialogo, il Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha ragguagliato sui rapporti della Chiesa cattolica con le altre Chiese e le confessioni cristiane in Medio Oriente.

Nel pomeriggio sono previste due relazioni sul ruolo della Chiesa di fronte al dramma dei profughi e nella promozione della giustizia e della pace, presentate, rispettivamente, dal Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e dal Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Dopo un prolungato dialogo, la sessione odierna si concluderà con la preghiera dei Vespri e una cena fraterna presso la Domus Sanctae Marthae.

Per la giornata conclusiva di domani è prevista la celebrazione della Santa Messa nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, presieduta dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, seguita da uno scambio di idee in vista delle conclusioni e indicazioni operative, frutto di questi giorni di studio e di riflessione.

Novità III Assemblea Generale Straordinaria Sinodo dei Vescovi sul tema della Famiglia

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha illustrato le novità della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si apre domenica 5 ottobre, con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Francesco nella Basilica Vaticana.

"Tra i 191 Padri sinodali - ha precisato il Cardinale Baldisseri - si contano: 61 Cardinali, 1 Patriarca Cardinale, 7 Patriarchi, 1 Arcivescovo Maggiore, 67 Arcivescovi (tra cui 2 Metropoliti, 3 titolari e 2 emeriti), 47 Vescovi (tra cui, 1 titolare, 2 Vicari Apostolici, 1 Esarca Apostolico e 1 emerito), 1 Vescovo Ausiliare, 1 sacerdote Prelato e 6 Religiosi. Inoltre, prenderanno parte a questa Assemblea sinodale (...) 16 Esperti o collaboratori del Segretario Speciale, 38 Uditori e Uditrici, 8 Delegati Fraterni. Degno di nota è il fatto che, a motivo di un’Assemblea che tratterà della famiglia, si è voluto dare particolare rilievo alle coppie di sposi, genitori e capi famiglie, complessivamente quindi a 12 persone; anche tra gli Esperti sarà presente una coppia di sposi".

"Tra le novità riguardanti l’ormai imminente Assise - ha proseguito il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi - emerge la volontà del Santo Padre di intraprendere un cammino sinodale innovativo e originale, che si articola in due momenti: l’attuale Assemblea Straordinaria, sul tema: 'Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione', e quella Ordinaria del prossimo anno, che avrà come oggetto: 'La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo'". Nella fase preparatoria dell'Assemblea Sinodale, "ha risuonato - ha detto il Cardinale - la voce di tutto il Popolo di Dio", dai Vescovi ai fedeli laici. "Attraverso il Questionario allegato al Documento Preparatorio si sono espresse non solo le Conferenze Episcopali e altri aventi diritto, ma anche molti sacerdoti, religiosi e laici, sia individualmente che come appartenenti ad associazioni, gruppi e movimenti. (...) L’alto numero delle risposte è dovuto, da una parte, all’argomento del Sinodo, che riguarda la vita delle comunità, delle famiglie e delle persone, e che rispecchia anche la sollecitudine pastorale che i Vescovi hanno sempre avuto nei confronti della famiglia. D’altra parte, l’ampiezza del materiale pervenuto è senz’altro indice di quella franchezza e libertà con cui è stata condotta la consultazione. Tale ampia libertà di espressione caratterizzerà anche l’Assise sinodale, che certamente si svolgerà in un clima di rispetto per ogni posizione, di carità vicendevole e con autentico senso costruttivo".

"Altri elementi nuovi toccano l’organizzazione dei lavori, e dunque riguardano la metodologia interna dell’Assemblea. In primo luogo, la 'Relatio ante disceptationem' presenterà qualche elemento di novità. Infatti, la Segreteria Generale ha chiesto ai Padri sinodali di trasmettere in anticipo il proprio contributo, segnalando l’argomento su cui intendono intervenire in Aula, rispettando l’ordine tematico. Nella stesura della 'Relatio ante disceptationem' è stato tenuto conto di tali testi, utili al fine di poter organizzare con ordine l’agenda tematica. In questo modo, la suddetta 'Relatio' diventa un testo di riferimento su cui lavorare durante gli interventi in Aula".

"In secondo luogo, durante il dibattito in Aula, che avrà luogo nella prima settimana, a partire dalla 2ª Congregazione generale, si seguirà l’ordine tematico stabilito seguendo l’'Instrumentum laboris'. (...) Ogni Congregazione generale si aprirà con l’annuncio del tema da parte del Presidente Delegato di turno, cui seguirà l’intervento di una coppia di sposi Uditori, che offriranno ai Padri sinodali la loro testimonianza di vita familiare, contribuendo a far conoscere ed arricchire il confronto sull’azione pastorale".
"In terzo luogo, la 'Relatio post disceptationem', al termine della prima settimana, costituirà la base per il prosieguo dei lavori della seconda settimana nei 'circuli minores', che i Padri prenderanno in esame in vista del Documento finale detto 'Relatio Synodi'. Questo documento, infine, sarà consegnato al Santo Padre".

"Le novità riguarderanno anche il rapporto con i mezzi di comunicazione - ha proseguito il Cardinale Baldisseri - Ogni giorno ci sarà un Briefing diretto dalla Sala Stampa, con la collaborazione degli Addetti Stampa e la partecipazione di alcuni Padri sinodali. Il Bollettino della Sala Stampa conterrà le informazioni del giorno. Inoltre, sarà attivo il servizio Twitter per trasmettere in tempo reale la sintesi delle notizie più importanti".

"I lavori dei Padri sinodali - ha concluso il Cardinale Baldisseri - saranno accompagnati dalla preghiera del popolo di Dio. A Roma, nella Cappella della Salus Populi Romani della Basilica di Santa Maria Maggiore, (...) ogni sera alle ore 18.00, un Vescovo o un Cardinale celebrerà la Santa Messa per la famiglia. Significativa sarà la presenza delle reliquie dei beati coniugi Zélie e Louis Martin, e della loro figlia Santa Teresa del Bambino Gesù, e quelle dei beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi. Nel mondo, si pregherà nei Santuari, specialmente quelli dedicati alla Sacra Famiglia, nei monasteri, nelle comunità di vita consacrata, nelle diocesi e nelle parrocchie".

Udienze

Città del Vaticano, 3 ottobre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo di San Cristobal de La Habana (Cuba).

Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre ha ricevuto in udienza:

- Il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore.

- Il Vescovo Hugo Nicolás Barbaro, Vescovo di San Roque de Presidencia Roque Sáenz Peña (Argentina).

- Il Vescovo Fernando Martín Croxatto, Ausiliare di Comodoro Rivadavia (Argentina).
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